cultura

21 marzo, una data con tante ricorrenze

martedì 26 marzo 2024

A Città della Pieve un 21 marzo impegnativo, una data con tante ricorrenze: Giornata Internazionale delle Foreste, che si celebra dal 2012; Giornata Internazionale della Memoria e dell’Impegno in Ricordo delle Vittime delle Mafie, le prime risalenti al 1961, arrivata alla sua XXIX edizione; Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Discriminazione Razziale, dal 1960 quando durante una manifestazione pacifica contro le leggi razziali la polizia sudafricana aprì il fuoco uccidendo 69 persone; Giornata Mondiale della Poesia istituita dall'Unesco nel 1999 con l'intento di promuovere la poesia come forma d'arte e strumento di dialogo tra le culture; Giornata dell’Albero versione Primavera.

La giornata pievese, complice una cornice climatologica decisamente primaverile, è iniziata proprio dalla Festa di Primavera, per volere del Gruppo Ecologista "Il Riccio" con il patrocinio del Comune e la collaborazione di Libera, del Consiglio Comunale delle Ragazze e dei Ragazzi e dei due Istituti Scolastici, il Comprensivo "Vannucci" e il Superiore "Calvino".  Appuntamento, alle 9, al Giardino dei Frutti "riTROVAti" per la piantumazione di  fiori ed erbe nell’Aiuola degli Insetti Impollinatori, alla presenza degli studenti del C.C.R.R. e dei bambini delle classi I°A, II°A e II°B della Scuola Primaria del Comprensivo “Vannucci”, con la partecipazione dei Carabinieri Forestali e dei Carabinieri.

Il Giardino dei Frutti “riTROVAti” è uno spazio comunitario presso la Fonte Trova, su terreno dell’Amministrazione Comunale, gestito e curato da "Il Riccio", dove sono a dimora ben 52 alberi da frutta e fa bella mostra di sé la fiorita aiuola attrazione per i fondamentali insetti impollinatori. I bambini, sempre vivaci e interessati, hanno assistito ad una vera lezione, da parte di alcuni esponenti del Gruppo Ecologista con il contributo delle Forze dell’Ordine, sull’importanza delle piante, degli insetti, della natura in generale e sulla sua necessità di essere preservata. Numerose le domande e le riflessioni dei piccoli che hanno poi collaborato alla messa a dimora di alcuni fiori e piante officinali, arricchita da consigli e spiegazioni sulle piante in oggetto,  sulla loro importanza e il loro valore e sulle più fondamentali regole di giardinaggio.

Il C.C.R.R. con le Forze dell’Ordine e gli esponenti del Gruppo Ecologista “Il Riccio” si è spostato poi alla Rocca, dove, alle 10, alla presenza del sindaco, Fausto Risini, di rappresentanti dell’Associazione Donne "La Rosa", della Misericordia, della Protezione Civile, della Libera Università, ha avuto luogo una breve commemorazione della Giornata di Libera, di fronte all’Ulivo che è stato messo a dimora il 21 marzo dello scorso anno.

Ultima tappa della mattinata Piazza Unità d'Italia dove, alle 11, dopo un’introduzione alla Giornata da parte dell’Istituto "Calvino" e del sindaco delle Ragazze e dei Ragazzi che hanno ricordato gli esordi della manifestazione e le motivazioni che hanno spinto don Luigi Ciotti a dare inizio, nel 1995, a questo appuntamento in cui il lungo elenco dei nomi scandisce la memoria che si fa impegno quotidiano. Un interminabile rosario civile, come lo definisce don Ciotti, per farli vivere ancora, per non farli morire mai, un abbraccio sincero ai familiari delle vittime innocenti delle mafie, non dimenticando le vittime delle stragi, del terrorismo e del dovere. 

Don Ciotti ricorda che l’80% dei familiari delle vittime non conosce il carnefice e/o il mandante del proprio congiunto. Ai morti reali vanno aggiunti, ha sottolineato don Luigi Ciotti dalla manifestazione di Roma, i tanti morti vivi, ci sono infatti vittime dirette, che subiscono intimidazioni, minacce ed estorsioni, vittime  del racket, delle truffe, della tratta e dei “regolamenti di conti”; vittime indirette, che soffrono di dipendenza da droga e giochi d’azzardo, vittime delle armi nei conflitti, dell’inquinamento da eco-reati e altro ancora; poi, continua, ci siamo anche noi, "perché la sottrazione di bene comune ci colpisce e impoverisce ogni giorno. Rende il nostro orizzonte di vita più opaco e ristretto".

Don Luigi Ciotti ricorda che le mafie sono qualcosa di molto complesso, la loro forza non sta nel singolo capo, ma nel sistema di complicità esterne che le sostiene. Oggi, afferma, possiamo descriverle con tre aggettivi: imprenditoriali, tecnologiche, transnazionali. Sono mafie che operano nel mondo dell’impresa, dagli appalti all’alta finanza. Sanno usare le tecnologie più raffinate e approfittano degli scambi senza intermediazioni che dominano il web. Si muovono in un contesto mondiale, anche alleandosi fra loro.

Alla staffetta dei nomi, in Piazza Unità d’Italia,  si è alternata una staffetta musicale ad opera dei ragazzi del locale Liceo Musicale. La lettura dei 1081 nomi delle vittime, tra cui 115 bambini e 134 donne, è stata aperta dai Dirigenti scolastici del "Vannucci" e del "Calvino" seguiti da  rappresentanti delle autorità militari, civili, religiose: Carabinieri, Carabinieri Forestali, Amministrazione Comunale, Parrocchia e da alcune Associazioni cittadine: Avis, Associazione Nazionale Carabinieri in congedo,  A.L.I.Ce., Associazione Donne "La Rosa", Protezione Civile, Gruppo Ecologista "Il Riccio", Misericordia, Libera Università, Arci CdP; il testimone è poi passato agli studenti dell’Istituto Comprensivo "Pietro Vannucci" - Scuola Secondaria di Primo Grado e a quelli delle classi terze dell’Istituto Superiore "Italo Calvino" che stanno  lavorando ad un percorso sulla legalità.