cultura

Nasce la Rete delle Città Medievali Italiane per incentivare il turismo storico e rievocativo

mercoledì 13 marzo 2024

La parte del leone la fa Toscana con Calenzano, Fucecchio, Monteriggioni, Pistoia, Prato, San Gimignano, Serravalle Pistoiese, San Gimignano, Santa Fiora e Volterra. E poi ci sono il Lazio di Anagni, Boville Ernica, Civita di Bagnoregio, Sutri, Tarquinia, Viterbo e Vitorchiano e l'Umbria di Bevagna, Narni, Perugia, San Gemini e Stroncone. Fermo, nelle Marche. Scurcola Marsicana, in Abruzzo. Al Nord Cairo Montenotte, in Liguria, Incisa Scapaccino, per il Piemonte, Pandino, in Lombardia. Al Sud, Ariano Irpino, in Campania, e Mandas, in Sardegna.

Eccoli i 28 comuni caratterizzati da un patrimonio materiale e immateriale riferibile al periodo medievale di indiscutibile rilievo e suddivisi in dieci regioni che fanno parte della neonata Rete delle Città Medievali Italiane per il turismo storico e rievocativo. Viterbo, capofila, supportata da Enit nella pianificazione di indagini e workshop sul turismo delle tradizioni e nella comunicazione, presenterà anche un’anteprima del programma della VI edizione del Festival dei Luoghi Medievali che avrà luogo venerdì 22 marzo nel suggestivo contesto di Palazzo dei Priori. Martedì 12 marzo ha avuto luogo la firma del protocollo d'intesa del sodalizio che punta a creare un’offerta italiana di turismo profondamente incentrato sull’autenticità medievale dei luoghi, tramite la promozione congiunta di un calendario di eventi e rievocazioni storiche di assoluta eccellenza.

Tra i presenti il consigliere ENIT Sandro Pappalardo, il consigliere della Regione Lazio Daniele Sabatini, la consigliera della Regione Umbria Eleonora Pace e una delegazione di Amministrazioni Comunali che hanno aderito alla Rete con Francesca Pietrangeli del Comune di Viterbo, Luigi Serafini vicesindaco del Comune di Tarquinia, Luca Profili sindaco del Comune di Bagnoregio, Alessandro Sabella assessore al Turismo del Comune di Pistoia e i presidenti delle Associazioni regionali di rievocazioni storica dell’Umbria e del Lazio, Carlo Paolocci e Antonio Tempesta.

Insieme a Renato Chiti, destination manager, sono state presentate le linee guida e lo stato dell’arte del progetto che punta alla valorizzazione e promozione dei luoghi italiani a forte identità storica attraverso il coordinamento e la promo-commercializzazione affidata a Medieval Italy, Destination Management Company, la produzione di contenuti editoriali digitali esclusivi (confluenti nel TDH – Tourism Digital Hub del Ministero del Turismo) e l’elaborazione di un’offerta di turismo-culturale unitaria sulle rievocazioni storiche in linea con la recente definizione del quadro normativo governativo che riconosce e valorizza il ruolo delle manifestazioni di rievocazione storica nel patrimonio culturale e sociale del Paese.

La presentazione ha messo in luce come il Medioevo rappresenti un tema chiave nella programmazione turistica e culturale delle città. Gli interventi di Francesca Pietrangeli e Maria Chiara Giovannelli hanno evidenziato il ruolo fondamentale della Rete nei processi di sviluppo turistico e di Candidatura a Capitale Europea della Cultura 2033.

Nota della Redazione: Orvietonews, giornale online registrato presso il Tribunale di Orvieto (TR) nr. 94 del 14/12/2000, non è una bacheca pubblica. Pur mantenendo fede alla disponibilità e allo spirito di servizio che ci ha sempre contraddistinto risultando di gran lunga l’organo di informazione più seguito e letto del nostro territorio, la pubblicazione di comunicati politici, note stampa e altri contributi inviati alla redazione avviene a discrezione della direzione, che si riserva il diritto di selezionare e modificare i contenuti in base a criteri giornalistici e di rilevanza per i lettori.