cultura

Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia: la forza dell'amicizia, la bellezza della complicità

sabato 10 febbraio 2024
di Livia Di Schino

La follia di tutti i giorni. Delle abitudini e dei momenti quotidiani che, nell’istante in cui prendono forma, possono far mettere le mani nei capelli, ma con il senno di poi, un po' di filosofia e sana autocritica, non possono che strappare un sorriso. "La Strana Coppia" di Neil Simon andata in scena, come annunciato, venerdì 9 febbraio al Teatro Mancinelli di Orvieto si è rivelata una piacevole occasione per riportare sulla Rupe gli attori Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia.

A ricordarlo sono stati proprio loro, dietro le quinte, dopo la frizzante e ben riuscita rappresentazione in due atti che si è mossa in una scenografia minuziosa e ben curata nei dettagli, lungi da una scelta minimalista. Modi diversi di presentarsi al pubblico e di predisporre lo spettatore che, questa volta, si è trovato immaginariamente ad attraversare le otto stanze della casa newyorkese di Oscar (Guidi) e, sedendo a tavola in quello che ogni venerdì diventava il tavolo del poker degli amici, a prendere parte alle loro discussioni.

E in contemporanea a vederne con la mente altre, con i propri amici. Tra una mano di carte e un'altra, stando attenti di non afferrare uno dei tramezzini offerti dal padrone di casa, dal colore un po’ sospetto. Tutto questo al dodicesimo piano di un’abitazione di un uomo separato dalla moglie, dove nulla era lasciato al caso, persino il disordine. Dai cimeli della carriera sportiva in bella vista al divano che fagocitava oggetti, compreso un telefono in attesa di risposta rinvenuto seguendo il filo, a specchio di un disordine esistenziale.

È in questo equilibrio precario che ha fatto il suo ingresso, inaspettato e involontario, Felix (Ingrassia) con la sua massima attenzione all’ordine e all’igiene. Appena abbandonato dalla moglie dopo 18 anni di matrimonio. Una separazione che sembra impossibile agli amici, ma che per Oscar (e gli spettatori) diventerà sempre più facile da comprendere. Se da una parte ci sono il tema della convivenza tra persone, della condivisione quotidiana di spazi ed idee, e della solitudine, dall’altra è dominante il concetto dell’amicizia e della crescita attraverso il confronto.

Sono sia Guidi che Ingrassia, prima di partire alla volta di Civitavecchia e poi di Gaeta, a ribadire l’importanza dell’amicizia e del fatto che il pubblico dopo aver assistito allo spettacolo porti a casa sentimenti e spunti di riflessione personali. Di venerdì sera, attraverso un sorriso condiviso.

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