Nel solco artistico di Giuseppina Ascanio, a quattro anni dalla scomparsa
A Paciano i semi gettati dall’artista e insegnante d’arte Giuseppina Ascanio continuano a produrre frutti. A quasi quattro anni anni dalla sua scomparsa (avvenuta nel giugno 2020), il gruppo di amiche che con lei ha costituito l’esperienza del laboratorio di disegno continua a ritrovarsi settimanalmente a Palazzo Baldeschi, sede del Museo TrasiMemo. Gruppo tenuto insieme non solo dalla passione per l’arte, ma anche dall’affetto che lo lega alla indimenticata “maestra”. Per anni, infatti, Giuseppina è stata a disposizione della comunità pacianese, gestendo un laboratorio di disegno per adulti all’interno di Palazzo Baldeschi.
Figlia d’arte, in quanto il padre aveva realizzato i dipinti per la Chiesa Parrocchiale di Paciano e per il Castello di Montalera, è stata insegnante di educazione artistica, e lei stessa artista, concependo il disegno come "strumento di conoscenza di se stessi e del paesaggio". Il suo laboratorio era condotto con molto garbo e delicatezza, così da consentire ai partecipanti di sviluppare quel senso artistico che a suo giudizio è presente in ciascuno di noi.
Prediligeva i ritratti, ma attraverso olii e tempere ogni allieva, seguendo le proprie inclinazioni, si dedicava alla riproduzione anche di paesaggi e soggetti astratti. Oggi come allora una decina di persone continua a ritrovarsi ogni venerdì mattina a Palazzo Baldeschi, per disegnare e dipingere insieme. A ricordare loro gli insegnamenti e la figura di Giuseppina contribuiscono le trenta opere che la famiglia dell’artista ha donato a TrasiMemo.
Una sorta di mostra permanente negli spazi che l’hanno vista protagonista della vita culturale di Paciano. "Era una donna estremamente positiva e stimolante – ricordano le sue amiche -: ha fatto sorgere in noi la passione per il disegno che è presto diventata anche occasione di socializzazione e di confronto reciproco. Manca la sua presenza, ma sentiamo ancora vivi e fecondi i suoi insegnamenti".