Manutenzione straordinaria e restauro per le cappelle cimiteriali della Confraternita degli Scalzi

Messo in programma dal Consiglio Affari Economici della Parrocchia dei SS. Andrea e Bartolomeo per settembre 2017, l'inizio dei lavori nella Cappella della Chiesa degli Scalzi, ubicata all'interno del Cimitero Monumentale di Orvieto, prenderà il via a giorni. Sono finalmente in partenza, infatti, gli attesi interventi di manutenzione straordinaria e restauro della cappella funeraria di proprietà della Confraternita degli Scalzi, istituita nel 1615 all'interno della circoscrizione ecclesiastica della Parrocchia di Sant'Andrea e quasi immediatamente aggregata a quella maggiore di Roma.
L'importo complessivo dei lavori che interesseranno sia l'esterno che l'interno, particolarmente deteriorato, dell'edificio – articolato, in realtà, in due distinte cappelle, una superiore, l'altra inferiore rispetto al livello della strada – ammonta a 110.000 euro. Una cifra, questa, che sarà in parte coperta dalla Diocesi di Orvieto-Todi e, per la restante parte, attraverso i fondi della Parrocchia guidata da don Luca Conticelli. Chiunque volesse contribuire può effettuare donazioni sull'apposito conto corrente. Codice Iban: IT96I 07075 25701 0000 0074 0007. È datata 1889 la documentazione relativa alla costruzione di una prima camera mortuaria sotterranea con sepoltura.
E, dieci anni più tardi, quella della vera e propria cappella pensata per "ricreare all'interno della nuova struttura un piccolo tempio esclusivo per la sepoltura degli appartenenti al seicentesco sodalizio o dei corpi di coloro che continuavano ad essere associati". Oltre a piante, sezioni, prospetti e disegni dell'opera progettata dall'ingegnere Paolo Zampi con abside e altare interno e al contratto accettato dal priore Giuseppe Pietrangeli e da Silvestro Mattioni, muratore e responsabile della commissione appositamente creata, è possibile risalire anche ad alcuni esponenti di famiglie facoltose ai quali erano riservati i posti, in aggiunta alle fosse comuni per tutti gli altri estinti.
Quanto alla seconda cappella che sorge all'interno del Cimitero Monumentale di Orvieto e che fu benedetta nel 1901, pur nella lontananza del tempio, fu fortemente voluta come "luogo comune di inumazione di quanti di ascrivevano al sodalizio". Oltre alla consuetudine di camminare a piedi nudi, indossando un abito grezzo, infatti, gli appartenenti alla Confraternita dei Santi Giuseppe e Giacomo o della Morte – questa la denominazione completa – assistettero i più poveri, anche nella sepoltura, portando avanti a lungo la funzione di trasporto dei cadaveri "dietro equo compenso", prima che ad occuparsene fosse il Comune.

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