Sold out per la prima nazionale di "Natale in casa Cupiello". Vincenzo Salemme: "Amore per le mie origini"

"Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi, e poi ritornano". In note e parole, che cullano la magia dei sentimenti e ricordano come la passione e l'entusiasmo delle esperienze e dei primi passi (nella vita, nell’arte ma anche nel proprio percorso professionale) non si possano scordare. Un ponte, un parallelismo fantasioso, per descrivere e dare forma ad un’atmosfera intangibile, quanto presente.
Quella che sabato 21 ottobre ha fatto ingresso al Teatro Mancinelli di Orvieto grazie all'opera di Eduardo De Filippo, vista attraverso gli occhi di chi lo ha conosciuto professionalmente e che fino a questo momento non aveva tentato l’impresa di portarlo in scena. Così con Vincenzo Salemme, regista e interprete di "Natale in casa Cupiello" di Eduardo De Filippo, si è alzato ufficialmente il sipario su "30 anni di Compagnia!", la nuova Stagione del Mancinelli, diretta anche quest'anno da Pino Strabioli.
Una prima nazionale – sold out per tutti e due gli spettacoli, compreso quello pomeridiano di domenica 22 ottobre – proposta da Salemme "con semplicità e amore – ha sottolineato – come io ho imparato a fare in questo mestiere. Amore per le mie origini e amore per Eduardo e per Luca" e da una quarantina di compagni di viaggio, che hanno concorso attraverso l’interpretazione e le verosimili fisicità a dare ritmo allo spettacolo, arricchito dalle musiche scritte appositamente dal Premio Oscar Nicola Piovani, e a renderlo gradevole al pubblico. Spettatori che, a tratti, si sono sorpresi dietro il buco della serratura, per strada o sotto il balcone dell’abitazione per osservare, tra sorrisi più o meno amari, quanto succedeva ai Cupiello e con essi al sistema famiglia.
"Il pubblico ci ha accolto con molto affetto – ha commentato Salemme – e non ci ha fatto pesare in alcun modo l’insidia di questa impresa che ha fatto tremare i polsi e il cuore. Sono felice di essere riuscito a trasmettere al pubblico in sala la mia voglia di rendere omaggio ad un grande uomo di teatro, a un suo capolavoro, a un’epoca durante la quale ho iniziato a muovere con entusiasmo e passione i miei primi passi nel mondo del teatro".
Per ripercorrere quella storia dobbiamo tornare al 1977, quando per la prima volta si incontrarono. Erano a Roma e Vincenzo provava a fare la comparsa in una delle commedie che Eduardo stava registrando a Cinecittà per la Rai. De Filippo era vestito in pigiama, calzettoni e pantofole, il costume iconico di quella che sarebbe diventata una delle sue opere più intense e struggenti del teatro del ‘900: ‘Natale in casa Cupiello’.
Sono passati, da allora, 46 anni. Nel frattempo, Salemme è diventato attore a tempo pieno, dopo aver avuto il privilegio di lavorare con il suo Maestro (nei suoi ultimi due anni di attività come attore teatrale) e 12 anni con la compagnia del figlio Luca. E, da lì, non ha più smesso di frequentare il palcoscenico eduardiano.
"Natale in casa Cupiello" di Eduardo De Filippo con la regia di Vincenzo Salemme, prodotto da “Chi è di scena!” e da Diana O.r.l.s., farà tappa ora a Fermo e Senigallia, prima di giungere a Napoli, per poi ripartire e toccare le città di Torino, Milano, Roma, Bologna, Firenze e Faenza.

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