cultura

Nuove panchine artistiche e pannelli esplicativi arricchiscono il Parco del Pinaro

venerdì 4 agosto 2023

In occasione della tradizionale Festa del Solleone a cura della Pro Loco di Castel Viscardo, quest’anno ampliata grazie al sostegno della Regione Umbria, del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione e del Gal Trasimeno-Orvietano, nell’ambito del progetto territoriale "L'Umbria che non conosci", Castel Viscardo è stata sede di una due giorni nel segno dell'arte. Quella dell’artista Manuela Montenero. Il Parco del Pinaro si è arricchito così di nuove panchine dipinte che accrescono la mostra permanente.

La prima è intitolata "Amor vincit omnia". E' con l’amore, riprodotto con enormi cuori rossi, infatti, che è stata riadattata una panchina dipinta che era stata danneggiata, proprio quella, una delle 13 opere artistiche installate negli anni nel Parco del Pinaro, che ricordava il prezioso riconoscimento di Luogo del Cuore del FAI. Ora la scritta latina “L’amore vince su tutto” a suggellare la vittoria di questo nobile sentimento su un brutto gesto. "Credo che questa - spiega l'artista - sia tra le frasi antiche più celebri e più vere. Così ho riempito la destinataria di cuori, simbolo che adoro, affinché i passanti possano sempre ricordare questa verità. Soprattutto le persone speciali a cui l’ho dedicata, in particolare a mio nipote. Sognate e amate".

Ed ecco poi l’idea di libertà e spensieratezza riprodotta attraverso pennellate azzurre nella seconda realizzazione. "Lavorando in un negozio e laboratorio di ceramica tipica orvietana, ovvero con decori di origine etrusca  - afferma - ho voluto omaggiare quello che d’istinto mi è venuto in mente per primo. Ho reso per prima cosa bianca la panchina, poi l’immagine si è formata da se. Il disegno può idealmente tendere all’infinito, e questo è sufficiente per me. Voglio che lo spettatore voli nella sua fantasia, guidato in un certo senso dai nostri antenati".



Queste due opere sono andate ad impreziosire ancora di più il luogo tanto caro ai castellesi, molto più di un semplice parco. Un angolo di paradiso in cui natura e cultura si incontrano e danzano insieme. Esplorare questo luogo magico è un viaggio nel tempo, nella tradizione e nella bellezza, un'esperienza che arricchisce il cuore e l'anima. Quando si visita il Parco del Pinaro, ci si lascia avvolgere da un senso dipace e armonia, dimenticando per un istante il trambusto della vita quotidiana e lasciandosi trasportare dalla magia della natura e della cultura che sifondono in un abbraccio perfetto. Un luogo da amare, da proteggere e da custodire, affinché possa continuare ad incantare le generazioni future con la sua bellezza senza tempo.

Non a caso "Siediti, ascolta, respira" è il motto che ha trovato posto al centro del tabellone inaugurato dall'Amministrazione Comunale di Castel Viscardo in cui sono riportate tutte le panchine, con relative descrizioni e autori, che negli anni sono state installate all’interno del Parco del Pinaro.

A completare il tutto, per migliorare la fruizione del luogo e del territorio circostante, l'Amministrazione Comunale ha installato due pannelli a completamento della galleria nell’arco del Palazzo Comunale. Nel primo è riprodotta la mappa dell'Anello di Castel Viscardo, realizzato in collaborazione con la locale Polisportiva, un percorso di 15,5 chilometri che tra poco sarà segnato grazie al prezioso lavoro di realizzazione di frecce indicative di Enzo Serranti e Norberto Seccafieno per conoscere le bellezze della zona.

Ovvero il Castello di Viscardo dal Fosso delle Scrose, il Fosso delle Cannicelle con felci e liane, la Necropoli Etrusca delle Caldane del VI secolo a.C., la parete rocciosa in basalto dell’Altopiano dell’Alfina, la Faggeta Depressa (600 metri sul livello del mare), le ginestre in fiore, l'Anfiteatro Vecchia Cava, i ruderi medievali del Conventaccio, il Mulino di Santa Rufina (XVI secolo) e il panorama verso Podere Stabbione.

Un ultimo pannello è un percorso didattico-storico dei tre castelli che si trovano all’interno del comune, disegnato dall’architetto Simone Moretti Giani, nel quale sono riportate anche alcuni episodi simbolo della storia locale. Questo progetto, nato in collaborazione con la Scuola Primaria e l’Istituto "Muzio Cappelletti", qualche anno fa aveva vinto il Premio Corpus Domini, un concorso a cura dell'Associazione Lea Pacini. La realizzazione di tutti i pannelli è stata possibile grazie al contributo della Regione Umbria (Legge Regionale24/2003) e al prezioso lavoro dell’Ecomuseo del Paesaggio Orvietano, che si ringrazia, e del Musec (Museo Etnografico di Castel Viscardo).

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