Dal Mar Morto ad Orvieto: un altro segnale della Fine del Mondo in Signorelli!
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Faccio parte in questi giorni di una bellissima compagnia di amici orvietani in viaggio in Giordania, ma non mi scordo mai di Orvieto! Proprio ieri pomeriggio, dopo aver fatto il bagno nelle acque del Mar Morto, ho compreso una interessante coincidenza tra un brano della Bibbia e un brano pittorico della Cappella del Signorelli: quello, misteriosissimo, raffigurante Predicazione e Fatti dell'Anticristo.
La comparsa dell'Anticristo è uno dei segni dell'avvicinarsi del giudizio: il che era stato annunciato dallo stesso Gesù quando aveva detto che sarebbero venuti falsi profeti che avrebbero compiuto miracoli in nome Suo, ma che non dovevano essere ascoltati, perché erano schierati col Nemico, con Satana. Grazie al supporto teologico dei Maestri della Sacra Pagina che l'Opera del Duomo di Orvieto aveva affiancato al Signorelli, vi sono almeno tre episodi che preannunciano la Fine e che vengono efficacemente raffigurati come i fatti dell'Anticristo.
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Al centro, l'illegale (altra sua definizione presente nei Vangeli) resuscita un morto (foto 1); e sulla destra ordina la condanna per decapitazione dei due profeti Enoch ed Elia (foto 2), coloro che nella Bibbia erano stati descritti come assunti in cielo: ed evidentemente erano nel Paradiso Terrestre, perché era l'unico luogo dove potevano rimanere vivi, al di là della normale superficie della Terra, esseri umani. Quindi anche la conquista del Paradiso Terrestre da parte dell'Anticristo era un altro segno dell'arrivo della Fine.
Dietro, il grande Tempio rappresenta ovviamente la Chiesa, che viene occupata da truppe straniere, vestite all'orientalel; e qualcuno giustamente ha ipotizzato che quegli armati volevano significare, entro una filigrana simbolica, l'avanzare del Turco. Infatti la temuta fine della chiesa cristiana sotto i colpi del Turco, per i cristiani stessi sarebbe stata davvero la Fine del Mondo. Altro segnale: Cristoforo Colombo, il personaggio in giallo (foto 3): la scoperta di un mondo le cui popolazioni, fino ad allora sconosciute, furono intese come le tribù scomparse d'Israele; e per le Scritture, il Giudizio Finale poteva avvenire solo quando tutte le genti sarebbero state convertite.
Foto 3
Colombo, il Cristoforo cioè il portatore del Cristo, era ben conscio di questa sua missione provvidenziale. Ma quell'ulteriore segnale della fine del mondo di cui vorrei riferire è quello che si trova nel secondo piano prospettico, sulla sinistra dell'affresco: lì dove sono raffigurati dei tempietti e subito dietro c'è l'inequivocabile silhouette di un lago (foto 4 ): che è il Mar Morto, e la città raffigurata dovrebbe essere Sodoma, così come raccontato dalla Bibbia (Genesi, cap. 14, con i fatti di Lot e le sue figlie: non a caso in arabo il Mar Morto è detto anche Bahr Lut, il Mare di Lot).
Foto 4
Allora, proprio ieri ecco la frase detta da uno dei nostri compagni di viaggio: letteralmente "Ho visto un pesce morto sulla battigia". Un pesce nel Mar Morto? Ma non è possibile, non è possibile la presenza di nessun essere vivente con una salinità del 35 per cento. Però al massimo, come spesso dice la nostra dotta e arguta guida Mohamed, potremmo trovare un baccalà del Mar Morto! Questa presenza di vita mi ha fatto pensare a un passo delle profezie di Ezechiele (capitolo 47, 8-9).
Dove il profeta dice letteralmente che uno dei segni dell'imminente fine del mondo sarà la riapparizione della vita nelle sterili acque del Mar Morto. Insomma, riepilogando: c'è un ulteriore segno della Fine del Mondo nella scena dei Fatti dell'Anticristo: sicuramente inserirò questo ragionamento nella prossima edizione del mio libro sulla Cappella di San Brizio.
Volevo condividere questi pensieri aggiungendo come molte volte delle intuizioni nascono da un contesto particolare: come in questo viaggio magistralmente organizzato dalla FG, dove stimoli umani e culturali non sono mai mancati!