cultura

Attilio Scarponi firma "Parole tra noi leggère. Dizionario dialettale del Pegno di Orvieto"

martedì 21 marzo 2023

Salvare dall'oblio e dalla cancellazione della memoria lemmi desueti e parole perdute come gli usi e i costumi del tempo che fu. Compito ambizioso ma anche consapevole dell'importanza storica che una simile operazione assume, quello che si prefiggono le 336 pagine di "Parole tra noi leggère. Dizionario dialettale del Pegno di Orvieto", opera seconda di Attilio Scarponi che mutua, non a caso, il titolo dal romanzo di Lalla Romano del 1969 che tematizza il rapporto tra madre e figlia.

In questo caso l'autore eleva a madre la lingua dei suoi avi paterni – gli Scarponi – che, fin dai primi anni del 1700, ma probabilmente anche qualche secolo prima, diedero vita insieme ad altri nuclei familiari – come i Mariani, i Calistri e i Cruciani – al Pegno di Orvieto. A cambiare, invece, generazione dopo generazione è stato il dialetto. Se i figli degli odierni pegnaioli potessero parlare con i loro bisnonni, probabilmente non si capirebbero pienamente.

Il libro, in distribuzione nazionale da venerdì 24 marzo per Intermedia Edizioni, arriva a soli due anni dalla pubblicazione "Una montagna di zucchero e fiele" a sottolineare come una delle caratteristiche italiane sia quella di presentare delle differenze culturali e al tempo stesso linguistiche anche tra piccole comunità che vivono a pochi chilometri le une dalle altre. Una specificità che la casa editrice orvietana continua a valorizzare e preservare con il proprio impegno editoriale.