Angela Terzani Staude presenta "L'età dell'entusiasmo. La mia vita con Tiziano"
"L'atto stesso di venire al mondo mette in mano a ciascuno di noi un mazzo di carte. Non serve lagnarsi di quelle che sono, né si può pretendere che sia sempre tutto in continua ascesa. Ci sono alti e bassi. Non resta che giocare la partita, tentando di determinarne l'esito. Con quelle carte vanno riempiti i giorni e gli anni. È la vita".
La sua, Angela Terzani Staude, che venerdì 25 novembre alle 18 sarà ad Orvieto, nella Sala dei Quattrocento del Palazzo del Capitano del Popolo, per dialogare con Giovanna Botteri, aprendo così la 26esima edizione della rassegna "Il Libro Parlante", l'ha trascorsa accanto – talvolta in simbiosi – con quella del marito, Tiziano, da protagonisti consapevoli del loro tempo. In un continuo viaggiare per il mondo. Con la fame e la voglia di conoscerlo e renderlo migliore.
"Quella del Vietnam – ricorda – era una guerra di indipendenza. Cercavamo di restituire ai nostri anni un senso di giustizia o l'idea che avevamo di essa. In Europa, faticosamente, si costruiva anche attraverso lotte e proteste, ma in nome di un ideale. Quel lungo periodo che va dagli anni '50 agli anni '70 è stato pieno di avvenimenti. L'Est comunista, l'Ovest capitalista. Negli anni della decolonizzazione, si avvertiva il bisogno di farci sentire. Nessuno aveva chiara la strada, ma aveva voglia di percorrerla. Era così anche per Tiziano che vedeva la meta, ma non la strada.
Veniva da una famiglia semplice. Senza borse di studio non avrebbe potuto studiare così tanto come ha fatto, ma in lui come in me c'era la volontà di forgiarsi un futuro. Sentiva che la vita era breve, una manciata di tempo da vivere al meglio. Non andava sprecato neanche un momento. Non erano anni facili, come non lo sono quelli attuali. Non si vede via d'uscita, così come non la si vedeva nel dopoguerra. Ma, rispetto ad ora, c'era più speranza e più energia. I giovani si impegnavano affinché fosse attuato quanto scritto sulla Costituzione. È lì che sono radicati i nostri diritti civili.
Ora non ci facciamo più sentire, siamo come assuefatti". È un invito ad aguzzare la mente e reagire quanto mai attuale quello con cui si apre la 26esima edizione de "Il Libro Parlante", la rassegna organizzata da "Cantiere Orvieto" in collaborazione con la Libreria "Giunti al Punto" del Palazzo dei Sette che, proprio quest'anno, celebra i 100 anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 1922. Era il 1997, invece, il legame tra la Famiglia Terzani ed Orvieto veniva suggellato con l'assegnazione del Premio all'inviato speciale "Luigi Barzini", così come citato anche nelle 400 pagine del libro. "L'età dell'entusiasmo. La mia vita con Tiziano" (Longanesi editore).
"Il racconto intimo e inedito di una vita straordinaria”, libera e pienissima, dalla Danimarca al Portogallo, dall'Olanda all'Australia fino all'Asia (Singapore, Cina, Thailandia, Giappone, India) che per trent'anni è stata la loro casa, sempre sull’onda delle domande e delle passioni, inseguendo i grandi avvenimenti – quello che sarà presentato ad Orvieto. L'ingresso è libero, la prenotazione è gratuita su www.clappit.com o su www.cantiereorvieto.it o, in alternativa, recandosi presso la Libreria Giunti al Punto, in Corso Cavour 85-87, ad Orvieto.