cultura

Festa Medievale lungo la Via Francigena per l'inaugurazione della Porta del Lazio

giovedì 23 giugno 2022

Un incontro tra natura, storia e cultura, al confine tra Lazio e Toscana, in quel lembo d'Italia celebrato non a sproposito come uno dei più belli. Lungo un itinerario che da 1.500 anni viene percorso da pellegrini, religiosi, guerrieri e crociati, mercanti, uomini d'avventura e, in tempi più recenti e contemporanei, da uomini e donne alla ricerca della pace – esteriore ed interiore – di un rapporto profondo con l'ambiente e con la propria mente e le proprie emozioni, alla scoperta di un territorio di straordinaria bellezza, ma anche e soprattutto di se stessi.

È qui che domenica 19 giugno, ha avuto luogo la cerimonia di inaugurazione della cosiddetta Porta del Lazio, pregevole manufatto monumentale in legno situato proprio nel punto di passaggio tra le due regioni, come simbolo di accoglienza da parte del territorio laziale ai viaggiatori che, percorrendo la Via Francigena, giungono dalla Toscana. "Visibile da lunga distanza – è stato sottolineato nel corso della giornata – rappresenterà sicuramente un significativo punto di ammirazione di un paesaggio la cui bellezza è di difficile descrizione".

A ribadirlo il sindaco di Proceno, Roberto Pinzi, insieme alla vicesindaco, Deborah Gobbi, e al presidente della Pro Loco, Massimiliano Pelo. Presenti anche l'assessore al Turismo del Comune di Sorano, Tiziana Peruzzi, e l'assessore alla Salute e alle Politiche Sociali del Comune di San Lorenzo Nuovo, Valeria Manucci, a rappresentare idealmente anche tutte le comunità toscane e laziali, e ancora del dottor Silvio Marino, in rappresentanza dell'Assessorato al Turismo della Regione Lazio e dell'Associazione Europea delle Vie Francigene.

Al termine, all'ombra del Castello di Proceno è seguita una Festa Medievale, alla quale hanno partecipato anche gli Sbandieratori e il Corteo Storico della Città di Acquapendente, il Corteo Storico di Castell'Ottieri, il Gruppo di Stornellatori e Danzatrici Movus Amor e centinaia di cittadini e turisti. Una policroma sfilata al rullo dei tamburi e accompagnata dai lanci delle bandiere ha percorso le strade medievali, terminando all'interno del cortile del maniero, aperto a tutti per l'occasione. Immancabile la cena sotto le stelle organizzata dalla Pro Loco di Proceno.

"Questa festa – ha dichiarato il primo cittadino – rappresenta il ritorno a socialità e convivialità dopo le dure restrizioni causate dalla pandemia. Nessuno deve abbassare la guardia, il Covid è ancora presente e bisogna mettere in atto ogni precauzione. Però è anche venuto il momento di riprendere la nostra vocazione turistica e di rimettere in moto tutte le nostre energie organizzative e culturali. Proceno sta preparando un interessantissimo programma estivo nel quale i momenti di intrattenimento si alterneranno ad una offerta culturale di altissimo livello".

A partire dalla riscoperta della storia della Via Francigena e delle strade ad essa collegata. Una storia che risale al VI secolo e che coincide con quella dell'Europa e delle nazioni che attraversa: il Regno Unito, la Francia, la Svizzera e l'Italia. L'attuale tracciato si snoda, infatti, da Canterbury a Santa Maria di Leuca per ben 3268 chilometri. La descrizione delle sue tappe la si deve alla relazione che scrisse nel 990 Sigerico, quando la percorse per recarsi a Roma e ricevere da Papa Giovanni XV il pallium arcivescovile.

Prima di lui, in realtà, il tracciato compare in molti altri documenti, ma è sicuramente al vescovo di Canterbury che risale la descrizione più accurata e che rappresentò una chiara traccia per tutti i viaggiatori nei secoli successivi. Tutti in marcia, ancora oggi, lungo quella strada nata nel VI secolo per una necessità strategica di collegamento delle popolazioni longobarde. Nel 1994 la Via Francigena è stata dichiarata, inoltre, Itinerario Culturale Europeo, e attualmente è in corso la procedura per il suo riconoscimento come Patrimonio dell'Umanità da parte dell'Unesco.

Per ulteriori informazioni:
www.portadellazio.it