Le telecamere di "Paese che vai" portano in Maremma, alla scoperta di Sovana
Sabato 26 febbraio, dalle 10 alle 11.30, "Paese che vai", la seguitissima trasmissione di Cusano Italia TV (Canale 264 DTT e anche in streaming online/App), sarà interamente dedicata a Sovana. La conduttrice televisiva Pina Giordano mostrerà le meraviglie del suggestivo borgo della Maremma Toscana. Una visita emozionante per conoscere un borgo rimasto intatto con le sue caratteristiche viuzze, il Duomo, Palazzo Bourbon del Monte, la Chiesa di Santa Maria e la piazza principale.
Una piacevole passeggiata televisiva nel cuore del gioiello toscano per visitare la Rocca Aldobrandeschi, dove ascoltare le storie di conflitti tra Guelfi e Ghibellini, ammirare il Museo dedicato al Tesoro di San Mamiliano (Patrono di Sovana) e sentir parlare di antiche leggende ricche di mistero. Si attraverseranno le Vie Cave per conoscere il mondo etrusco e la suggestiva Necropoli di Sovana con la famosa Tomba Ildebranda.
Non mancheranno anche i piatti e i prodotti tipici locali tra cui la gustosa zuppa toscana, la focaccia, l'olio profumatissimo, e gli apprezzati vini della terra etrusca. In tanti hanno contribuito alla buona riuscita della puntata voluta da Sergio Cesarini, direttore di Tesori di Etruria. Tra questi il sindaco di Sorano, Pierandrea Vanni, Roberto Santarelli de "La Loggia del Capitano", Carlo Rosati della Cooperativa "La Fortezza", Filippo Martini della Cantina di Pitigliano, Pierluigi Berni con l'artigianato etrusco, le archeologhe Tatiana Melaragni e Maria Rita Paffetti, e le guide turistiche che hanno dato il loro contributo alla realizzazione.
Sovana, come noto, è conosciuta come famoso centro etrusco, borgo medievale e rinascimentale, nonché importante sede episcopale. Suana era il nome del centro etrusco, che dalla conquista di Vulci in poi (280 a.C.) subì un graduale processo di romanizzazione, culminato con la creazione del municipio e la concessione della cittadinanza romana agli italici. Nel V secolo è già documentata come sede vescovile. L'attuale centro storico si sviluppò nel corso del Medioevo nelle vicinanze della preesistente necropoli etrusca, sotto il controllo della famiglia Aldobrandeschi che vi fece edificare un castello intorno all'anno mille.
In epoca medievale divenne anche libero comune e diede i natali a Ildebrando di Sovana, (divenuto in seguito Papa Gregorio VII), il famoso Papa che sottomise l'impero al papato. Sovana fu anche capitale dell'omonima contea. Alla fine del XIII secolo venne ereditata dagli Orsini seguendo il medesimo destino di Sorano e Pitigliano fino al XV secolo, epoca in cui il centro venne conquistato dai senesi. A metà del XVI secolo la definitiva caduta della Repubblica di Siena portò Sovana nelle mani dei Medici, che la inglobarono nel Granducato di Toscana.
I Medici cercarono di ripopolare il borgo, in stato di forte degrado dopo le epidemie di peste, con coloni provenienti dalla Grecia: il tentativo fu inutile, nel 1702 sono censite a Sovana solo ventiquattro persone. Anche sotto i Lorena, nonostante i tentativi, la situazione non migliorò. Spopolata ed abbandonata, ha ritrovato nuova vita nel corso del XX secolo, grazie al ricco patrimonio storico e archeologico, unico al mondo, che la rende una frequentata meta turistica internazionale e tra "I Borghi più belli d'Italia".