cultura

"100 opere tornano a casa", le tre belle di Voet dal Castello di Racconigi a Palazzo Altieri

martedì 8 febbraio 2022

Le tre belle sono tornate a palazzo. Non è un favola, o forse sì. Sta di fatto che da giovedì 3 febbraio i ritratti, opera del pittore Jacob Ferdinand Voet e della sua bottega fiamminga, provenienti dai depositi del Castello di Racconigi, in provincia di Cuneo, poco distante da Torino, hanno fatto ufficialmente rientro ad Oriolo Romano, nel centro della Tuscia storicamente legato a Parrano. Ad accoglierli nella Galleria delle Belle di Palazzo Altieri, commissionata dal principe alla fine '600, sono state la direttrice, Federica Zalabra, e il primo cittadino, Emanuele Rallo.

L’iniziativa rientra nel progetto "100 opere tornano a casa" lanciato dal ministro della Cultura, Dario Franceschini, per valorizzare il patrimonio storico artistico e archeologico italiano conservato nei depositi dei luoghi d’arte statali e per promuovere i musei del territorio. Nel caso specifico, originariamente i ritratti erano sedici. Poi, in epoca moderna, la serie venne smembrata per questioni ereditarie. Una parte rimase a Palazzo Altieri e passò allo Stato Italiano nel 1970 e una parte rimase agli eredi. Alcuni ritratti vennero trafugati negli anni '90 del secolo scorso.

Tra questi quello della moglie del primo principe, Gaspare Altieri, Laura Caterina Altieri, nipote di Papa Clemente X e conosciuta per la sua gentilezza e bellezza. Il prestito da Racconigi permette ai visitatori di poter ammirare il volto della donna che si prodigò molto per il palazzo e il borgo viterbese. Quanto ai dipinti delle altre nobildonne – non si conosce con esattezza il nome, che sarà presto oggetto di studio oltre che di restauro – sono andati a colmare il vuoto lasciato sulle pareti ed entreranno nel progetto ideato dalla direttrice del palazzo.

Che, negli ultimi due anni, ha visto il completo restauro delle belle, e anche per le opere di Racconigi vedrà ora un intervento di studio, indagine e restauro, grazie alla collaborazione con l'Istituto Centrale del Restauro. La presenza dei ritratti a Racconigi si lega alla predilezione del Principe Umberto di Savoia per l'iconografia dinastica, che lo portò a radunare in questo castello un nucleo vastissimo di ritrattistica. I dettagli sono stati illustrati sabato 5 febbraio nel Salone degli Avi, alla presenza del direttore regionale dei Musei Lazio, Stefano Petrocchi.

In questa occasione è stato reso noto che prima di andare a "rifarsi il trucco", nel weekend che precede San Valentino il ritratto della prima principessa di Oriolo Romano sarà esposto nella Sala del Trono accanto a quello del marito in un ideale ricongiungimento. In esposizione, infine, anche la tela dedicata a "L'Immacolata Concezione" dipinta a cavallo tra '500 e '600 dal pittore Giovanni Baglione (1573-1643) che prima di ora si trovava in una chiesa di Cremona. Un'ulteriore occasione, insomma, per effettuare una visita.

 

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