Al Terni Film Festival il seguito inedito di "Fratello Sole, Sorella Luna"
Liberamente ispirato alla vita e alle opere del poverello d'Assisi, dalla sua vocazione all'istituzione della regola francescana, "Fratello Sole, Sorella Luna" è il film che nel 1972 è valso a Franco Zeffirelli il David di Donatello come Miglior Regia e la candidatura all'Oscar alla Migliore Scenografia. Ancora più dei volti giovani ed espressivi degli inglesi Graham Faulkner, Francesco, e Judi Bowker, Chiara, le scene girate nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, sui Piani di Castelluccio di Norcia, insieme a quelle nelle provincie di Siena, Grosseto e Palermo. E la colonna sonora composta da Riz Ortolani con "La Canzone di San Damiano" e "Dolce Sentire" cantate da Claudio Baglioni.
Del seguito inedito della pellicola si è parlato sabato 6 novembre al Cinema Politeama, in occasione della 17esima edizione del "Terni Film Festival" – tra gli ospiti anche l'attore Giorgio Pasotti che ha accompagnato la proiezione di "Abbi Fede" e annunciato per la primavera del 2022 l'inizio delle riprese del suo terzo film da regista – nel corso di un vero e proprio focus francescano al quale ha preso parte il medievalista Marco Bartoli, tra i più importanti storici francescanisti italiani, che è stato consulente di Zeffirelli per "I Tre Anelli", il sequel mai girato di "Fratello Sole, Sorella Luna", del quale ha presentato, in esclusiva assoluta, la sceneggiatura scritta dallo stesso Zeffirelli insieme a Suso Cecchi D’Amico.
"In quindici anni di festival – ha ribadito Arnaldo Casali, direttore dell'Istituto di Studi Teologici e Storico Sociali – abbiamo presentato tutti i grandi classici prodotti dal cinema su San Francesco. Da Michael Curtiz a Roberto Rossellini. Due in anteprima mondiale, 'Il Sogno di Francesco' con Elio Germano e Alba Rohrwacher e 'Il giorno, la notte. Poi l’alba' con Francesco Salvi e Giorgio Cantarini. La versione di 'Fratello Sole, Sorella Luna' proiettata è quella realizzata per il mercato anglosassone e, rispetto all'edizione italiana, sono completamente diversi sia il montaggio che le musiche. Le canzoni scritte e cantate da Donovan per la colonna sonora inglese sono rimaste del tutto sconosciute".
A riproporle dal vivo, sul palco del Politeama, ci ha pensato Marialuna Cipolla, direttrice artistica di Istess Musica nonché autrice della colonna sonora del film "Il Ragazzo Invisibile" di Gabriele Salvatores. A Riccardo Leonelli, attore e direttore artistico del "Terni Film Festival", il compito di interpretare, invece, alcune pagine della sceneggiatura inedita. "Nel 2001 – ha ricordato Bartoli – fui convocato da Franco Zeffirelli nella sua villa situata al limite del Parco dell'Appia Antica di Roma in un pranzo al quale era presente anche Suso Cecchi D'Amico che, con il grande regista, aveva scritto quella sceneggiatura.
Mi misi a raccontare la famosa novella di Boccaccio del re con tre figli che, per non fare preferenze, fa produrre due copie identiche dell'anello di consegna dell'eredità del regno. Il senso della novella è che per Dio siamo tutti uguali. Zeffirelli, incredibilmente, non sembrava conoscere questa novella. Aveva letto, invece, 'I fioretti di San Francesco', in cui viene descritta la celebre storia del Lupo di Gubbio. In essa aveva colto un doppio miracolo di Francesco, che riuscì sia a far cessare la ferocia dell'animale, sia a convertire la popolazione eugubina.
E anche un legame con lo storico incontro tra Francesco e il sultano Malik al Kamil, avvenuto nel 1219 a Damietta, città sul delta del Nilo, teatro della Quinta Crociata. In una cronaca di Giordano da Giano si narra che Francesco, arrivato nell'accampamento dei musulmani, venne curato visto che probabilmente aveva già un sarcoma agli occhi. L'incontro non andò bene, dal momento che continuò la guerra, ma a lungo termine il sultano fece un accordo con Federico II di Svevia, forse ispirato dallo stesso Francesco.
L'intento di Zeffirelli era, quindi, quello di incentrare il film su questo incontro, per fare del poverello d'Assisi un campione del dialogo tra le religioni". Oltre alla figura di San Francesco, nel corso della serata non sono mancati, infine, i riferimenti a quella altrettanto carica di suggestioni di Dante Alighieri, nel settimo centenario della morte, attraverso un primo atto del focus sulla Divina Commedia, che è stato realizzato con il patrocinio del Festival del Medioevo di Gubbio.