cultura

Eva Grippa porta "La Regina...in Cantina". Dieci donne per raccontare Queen Elizabeth II

mercoledì 13 ottobre 2021
di Davide Pompei

In 320 pagine, 16 delle quali arricchite da fotografie a colori, sfilano idealmente Marion Crawford, "la nanny dimenticata", ed Elizabeth Bowes-Lyon, "l’indomabile Queen Mother". E ancora la sorella Margaret, "principessa senza favola". C'è Wallis Simpson, "la donna dello scandalo", e la Principessa Anna, "unica figlia femmina". Immancabili, Lady Diana Spencer, "regina di cuori", e Sarah Ferguson, "la Bridget Jones della Royal Family", Camilla Parker Bowles, "nuora su ricatto", fino a Kate Middleton, "la Queen to be", e Meghan Markle, "la duchessa americana".

Al centro di tutto, non solo del racconto, c'è però l'inossidabile Elisabetta II, regina del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri reami del Commonwealth che con le sue 95 primavere alle spalle – 70 di regno nel 2022 – detiene i record di "sovrano britannico più longevo, regnante per il tempo più lungo, donna più ritratta della storia e unica monarca impressa su 35 valute nel mondo". Sono dieci match al femminile "Eva contro Eva" quelli in cui si articola il libro "Elisabetta e le altre. Dieci donne per raccontare la vera regina" (De Agostini, 2021).

Il primo divertente ma ben documentato, con prefazione di Enrico Franceschini, dopo tante pubblicazioni destinate all'università per la sua autrice, la giornalista Eva Grippa, royal watcher per passione, prima ancora che per professione che dal 2017 accompagna il lavoro per Repubblica.it alle cronache "reali" e gestisce il profilo Instagram @royalbaby.it seguito da 10,1 mila follower. Romana trapiantata a Milano dove "vive ancora oggi in una casa all’inglese idealmente affacciata su Buckingham Palace", lo ha presentato lei stessa domenica 10 ottobre alla Cantina Lungarotti di Torgiano.

L'occasione è stata quello dell'evento "La Regina...in Cantina", piacevole presentazione con posti contingentati seguita da brindisi in enoteca, visita guidata alla storica azienda vitivinicola umbra dove si lavorano 250 ettari di vigne – 20 dei quali a Montefalco – e light lunch. A moderare l'incontro, con raffinatezza e competenza, Teresa Severini, una delle prime donne enologo d'Italia specializza all'Institut d’Oenologie de l’Université de Bordeaux e già assessore tecnico a Cultura, Turismo e Università al Comune di Perugia, che qui ricopre il ruolo di responsabile marketing e comunicazione.

Nell'azienda di famiglia hanno trovato posto per l'occasione anche cinque opere dell'eclettico art player Massimiliano Donnari, in arte MaMo. L'artista ed imprenditore perugino dalla spiccata personalità e l'attitudine provocatoria a mettersi in gioco ha proposto quattro regine nel loro vivace total look rosa, giallo, verde e azzurro – quello che rende sempre visibile e identificabile sua altezza, malgrado i centimetri siano appena 162 – e "una Fashion Queen che – ha spiegato – è scanzonata come l'influencer Chiara Ferragni e ci ricorda che il buon senso non è poi così comune".

Nel corso della conversazione tutta dedicata alla fenomenologia della monarchia britannica che vive di regole di corte e scandali al sole, amori e tradimenti ma anche merchandising e serie tv – attesa a fine 2022 su Netflix la quinta stagione di "The Crown" – è stato ribadito come i presidenti eletti passino, ma i re restino ed entrino nella mitologia collettiva. C'è la leggerezza delle favole, un po' di storia contemporanea ma non gossip fine a se stesso nei racconti di Casa Windsor che tanto appassionano anche fuori e lontano dal palazzo. E che fanno di Elisabetta II un'icona pop attuale.

Da bambina a bisnonna, borsetta al gomito e completi pastello, nel libro è raccontata in maniera non istituzionale come "Lilibet", "Top Lady", "Maam" o "Cabbage" come la chiamava Filippo, principe consorte con cui ha condiviso 73 anni e 71 giorni di matrimonio e da cui ha avuto quattro figli: Carlo, Anna, Andrea ed Edoardo. Proprio il Duca di Edimburgo nel 1986 fu ospite ad Assisi in veste di presidente internazionale del WWF in occasione del 25esimo anniversario della fondazione dell'associazione naturalistica per cercare "visione e speranza" di fronte alle rappresentanze religiose.

Altro legame con legame con l'Umbria sta, ovviamente, nel Rubesco che Elisabetta ha più volte bevuto e in quel civettuolo "Oh, lovely!" con cui la Regina Madre nel 1992 definì il paessaggio affacciandosi da un noto albergo di Perugia. Una vita, quella dei reali, sempre sotto i riflettori di tv e tabloid, fra cavalli e corgi, brughiere scozzesi, tenute sfarzose e visite in cui roteare la mano in segno di saluto. Impressionante la mole di piatti, tazze, teiere, capi d'abbigliamento, souvenir e bottiglie di gin sui quali il marchio reale è apposto come un brand. Immortale come l'inno "God save the Queen".

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