Sopralluogo al Teatro Mancinelli e visita in Duomo per il tenore José Carreras

Parte della celebrità che ha meritatamente ottenuto in tutto il mondo, anche tra i non addetti ai lavori, la deve ai concerti tenuti con la formazione de "I Tre Tenori". Anche lontano dai colleghi Luciano Pavarotti e Plácido Domingo, però, Josep Maria Carreras i Coll, noto semplicemente come José Carreras non ha mai smesso di suscitare ammirazione e riscuotere consensi, soprattutto per i ruoli ricoperti nel repertorio del melodramma donizzettiano, verdiano e pucciniano.
Classe 1946, spagnolo di Barcellona, lunedì 11 ottobre il grande cantante lirico è stato ad Orvieto per effettuare un sopralluogo al Teatro Mancinelli, insieme ai rappresentanti dell’Associazione Artistico Culturale "XXI Secolo", presieduta dall’avvocato Giuliano Nisi, che sta organizzando la prima edizione del Festival dell’Etruria Meridionale "OperAEtruria" e il console del Touring Club Italiano di Viterbo, Vincenzo Ceniti. La stessa associazione organizza insieme al Comune di Viterbo e in collaborazione con Atcl, il Concorso Internazionale di Canto Lirico "Fausto Ricci", sotto la direzione artistica di Fabrizio Bastianini.
Un appuntamento che domenica 17 ottobre, alle 17.30, vedrà il Teatro dell'Unione di Viterbo farsi cornice per l'attesa finale. Sul palco, si esibiranno i concorrenti selezionati nelle sei giornate eliminatorie. Per questa nona edizione si sono registrate 203 iscrizioni, oltre che dall'Italia anche da Argentina, Brasile, Cile, Cina, Corea, Francia, Georgia, Giappone, Irlanda, Libano, Polonia, Portogallo, Russia, Spagna, Tagikistan, Turchia, USA e Venezuela. Al pianoforte, il Maestro Leonardo Angelini. La conduzione è affidata, invece, a Davide Colombo.
A giudicare i finalisti spetterà a una giuria stellare composta da grandi personaggi della lirica, tra cui Cecilia Gasdia, e presieduta proprio da José Carreras, che sarà anche il direttore artistico della nuova manifestazione che coinvolgerà le città di Viterbo, Rieti, Civitavecchia e Chiusi. Sulla Rupe è in programma una tappa per la primavera del prossimo anno. Nonostante abbia calcato i più grandi palcoscenici di tutto il mondo, il Maestro si è detto "impressionato dalla bellezza del Teatro Mancinelli e della città di Orvieto".
Dopo la visita al teatro cittadino – inaugurato nel 1866 con l'opera "La Favorita" di Donizetti – insieme al sindaco, Roberta Tardani, la delegazione composta anche dal presidente della Scuola Comunale di Musica "Adriano Casasole", Gabriele Anselmi, e dal presidente dell'Unitre, Riccardo Cambri, si è spostata in Cattedrale dove è stata ricevuta dal presidente dell'Opera del Duomo, Andrea Taddei. Nella Cappella di San Brizio il tenore spagnolo ha potuto soffermarsi così sugli affreschi di Luca Signorelli, promettendo di tornare nel 2022 per visitare anche gli altri luoghi della città, a partire dal Pozzo di San Patrizio.

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