cultura

Con Anna Rita Properzi alla scoperta della Selva del Lamone e del borgo di Farnese

martedì 11 maggio 2021
Con Anna Rita Properzi alla scoperta della Selva del Lamone e del borgo di Farnese

Selva, una parola molto evocativa. E Riserva Naturale Regionale. Quella della Selva del Lamone, appunto, che nell’immaginario di tutti rappresenta quello che realmente è una selva: un luogo incantato, oscuro ed intricato, fermo in un tempo lontano. Le colline di rocce vulcaniche chiamati “murce” c sono coperte di fitto muschio di querce e aceri. Uno dei luoghi più onirici e rappresentativi, è sicuramente il cratere lavico di Rosacrepante, caos di pietre vulcaniche che si apre nel cuore della Selva del Lamone.

L'invito a percorrerla arriva per sabato 15 maggio grazie alla guida turistica e ambientale escursionistica Aigae, Anna Rita Properzi. L'appuntamento è alle 9.30 a Farnese. Il luogo esatto sarà comunicato al momento dell’iscrizione con invio della posizione Google del luogo di incontro. Da Farnese ci si sposterà e percorrerà una strada sterrata bianca molto buona fino all’ingresso della Riserva dove saranno lasciate in sosta le auto ed inizierà così il percorso vero e proprio.

"La Riserva - anticipa la guida - è importantissima dal punto di vista naturalistico essendo uno degli esempi più importanti di bosco relitto del centro Italia. Il bosco misto termofilo ospita piante di macchia mediterranea, querce, aceri, ornielli e rosaceae, in questo periodo anche ricche fioriture erbacee. Durante la visita osserveremo alberi centenari vere creature parlanti, che raccontano il passare dei secoli.

Gli antichi insediamenti, sono ancora visibili nel bosco e sono le tracce lasciate dai nostri antenati che scelsero per vivere questo particolare territorio, cercando di coltivare alcuni spazi e realizzando abitati. L’insediamento etrusco di Rofalco, datato al IV secolo a.C, appare come una grande muraglia di massi lavici, in un’estesa radura circondata da boschi e campi, sorgeva una città fortificata: le mura ancora visibili, seppure malconce, si sviluppano per centinaia di metri prima di perdersi nel bosco.

In tempi più recenti la Selva, posta sul confine nord dello Stato Pontificio, è stato il rifugio di briganti e malfattori che riuscivano facilmente a far perdere le proprie tracce tra la vegetazione intricata, trovando riparo nelle capanne dei carbonai.  Usciti dalla selva oscura su di uno splendido prato fiorito torneremo alla auto e spostandoci avremo modo di ammirare le tre belle cascate formate dal fiume Olpeta di cui la più spettacolare per l’alta caduta è quella di Salabrone. Non mancherà una passeggiata nel borgo di Farnese davvero affascinante con la sua struttura medievale arroccata su uno sperone di tufo e le eleganti testimonianze rinascimentali realizzate dalla famiglia Farnese e del Ducato di Latera e Farnese".

I posti sono limitati nel rispetto delle norme anti Covid. Al momento della prenotazione verranno fornite tutte le informazioni riguardo i DPI e il rispetto delle norme comportamentali. Si tratta di una camminata ad anello di circa 9 chilometri, con un dislivello leggero di circa 200 metri. Classificazione del percorso: E (escursionistico). Difficoltà: media. Si cammina su sentieri pietrosi che sono la caratteristica dominante della Selva del Lamone ed in parte su sentieri erbosi. Il pranzo è al sacco, consigliati 1,5 litri a persona.
 
Per quanto riguarda l'abbigliamento sono necessarie le scarpe da trekking, molto consigliati i bastoncini da trekking. E poi abiti adatti alla stagione, pantaloni lunghi, cappello per il sole, giacca impermeabile, calzini e scarpe di ricambio, per fine escursione, mascherina e gel igienizzante. Il costo dell'escursione è di 15 euro, ridotto a 12 da 16 a 18 anni, a 10 da 12 a 16 anni, gratuito sotto i 12 anni.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni obbligatorie:
333.4912669 (anche WhatsApp) - annaritaproperzi@gmail.com
Canale Telegram: https://t.me/lepasseggiatediannarita