"Sargassi" tra i finalisti regionali di "Sanremo Rock". In uscita il terzo singolo
C'è un po' di Orvieto alla 34esima edizione di "Sanremo Rock 2021", "la vetrina d'Italia per artisti emergenti di talento" che la Città dei Fiori ha ideato negli anni '80 come costola internazionale del popolare Festival della Canzone Italiana. Seguito dai più importanti produttori, editori, manager e radiofonici, veri pionieri delle industrie discografiche del Paese, il concorso giungerà alla gara decisiva a settembre.
Tra i finalisti regionali, anche "Sargassi", progetto, inizialmente solista, nato nel 2019. Tutte le tracce, chitarra/ukulele e voce, le ha scritte Gabriele Martelloni che ha poi trovato nella batteria di Luca Costantini, nel basso di Emanuele "Lillo" Ranieri e nelle tastiere di Andrea Mescolini il giusto collettivo per arrangiarle. Per lui si tratta del terzo progetto musicale.
Con il primo, i Nonzeta, dove canta e suona la chitarra da vent'anni insieme al batterista ha registrato tre album in studio e suonato come spalla di Marlene Kuntz, Almamegretta, Articolo 31, Bugo e partecipato ad "Arezzo Wave" vincendo il concorso "Chitarre". Con il secondo, "Nidi di Ragno", sempre nel 2019 ha pubblicato l'album "I passi erano i miei".
Il nuovo progetto musicale risponde, dunque, al nome di "Sargassi". "L'ho chiamato così – spiega il giornalista di Rai News 24 e autore dei libri 'Facendo zapping con il cuore”' e ”'Il Leone di Orvieto', che alle pirotecnie delle parole ha sempre accompagnato le suggestioni della musica – perché mi affascina la storia delle anguille, che nascono in quella porzione misteriosa dell'Oceano Atlantico.
Il Mar dei Sargassi, appunto. E da lì partono per un lungo viaggio che le porterà in tutti i fiumi e laghi del mondo, per poi tornare indietro, quando la fine si appresta, ad accoppiarsi e poi morire dove tutto era cominciato. La partenza, l'avventura, il ritorno, il misurarsi con la vita attraverso l'istinto, c'è rock e poesia in questo.
La prima volta che ho letto la loro storia è stata nell'ottimo libro 'Come ho incontrato i pesci' di Ota Pavel, assieme a Hrabal e Kundera l’autore più importante e tradotto della Repubblica Ceca". "G.R.D.A." – acronimo personale che sta per "Grande Ricordo da Annullare" – è il primo singolo, scritto all'Aeroporto "Leonardo da Vinci" di Fiumicino, dopo aver perso un volo a causa del traffico trovato sul Grande Raccordo Anulare di Roma, e uscito a giugno 2020.
Il video è stato realizzato tra prati verdi e coste mozzafiato della Nuova Zelanda e viaggia spedito verso le 15.000 visualizzazioni. Ne ha già superate 11.000, "Sotto a chi tocca", il secondo pezzo uscito a dicembre e presentato come "un invito a guardarsi allo specchio per un riscatto personale". Entrambi fanno parte della tracklist dell'album "Circolo Polare Catartico", registrato, mixato e masterizzato al Bonsai Studio di Orvieto.
Uscirà in estate e, pandemia permettendo, promette già la presentazione live. A fine marzo, intanto, sarà rilasciato il terzo brano che si annuncia ugualmente forte e potente, autentico.
Per ulteriori informazioni:
www.sargassi.it