"Sulle tracce del limes longobardo-bizantino nella Tuscia viterbese"
Secondo appuntamento, sabato 6 marzo alle 17, con "Paesaggi d'Etruria tra tarda antichità e altomedioevo", organizzato dal Museo della Città e del Territorio di Vetralla (nella foto), nell’ambito delle attività promosse dal Sistema Museale di Ateneo dell'Unitus. Giancarlo Pastura, ricercatore presso l'Università degli Studi della Tuscia e nuovo direttore scientifico del Museo della Città e del Territorio di Vetralla, terrà una conferenza dal titolo "Sulle tracce del limes longobardo-bizantino nella Tuscia viterbese". Qui il link di accesso.
A seguito della disgregazione dell’Impero Romano la Tuscia viterbese, in virtù della sua posizione geografica, divenne un luogo d’eccezione per tutti gli eserciti che cercavano di impadronirsi di Roma, centro della cristianità e del potere politico. Con la discesa dei longobardi la Tuscia diviene il punto focale del conflitto tra questi ultimi e i bizantini; una vera e propria linea di frontiera viene a formarsi in prossimità degli attuali territori di Bomarzo, Soriano nel Cimino e Vitorchiano.
Fortificazioni, chiese, abitati rupestri e diverse forme di sepolture confermano la convivenza di due diverse sfere culturali, di cui si conservano ancora parte della cultura materiale e delle attestazioni architettoniche. La conferenza verterà proprio su questi argomenti, cercando di ricostruire il ruolo che i singoli insediamenti della Tuscia viterbese hanno avuto durante questo complicato periodo storico.Le registrazione della conferenza sarà disponibile sul canale YouTube ufficiale dell’ Università degli Studi della Tuscia.