"Viaggio nella Grande Bellezza" dei Sotterranei di Orvieto con Cesare Bocci

Volto noto di tanti film e fiction di successo e vincitore della 13esima edizione di "Ballando con le Stelle", l'attore Cesare Bocci si fa conduttore – di una curiosità brillante e una verbosità non saccente – per il programma di divulgazione culturale di Canale 5, "Viaggio nella Grande Bellezza". La partenza, a marzo scorso, con una puntata dedicata a tesori e luoghi mai visti del Vaticano. Sul finire del 2020, poi, è stata la volta dello speciale "Nativity. Il Natale nell'Arte", dedicato al racconto di nascita e infanzia di Gesù realizzato da Mediaset in collaborazione con RealLife Television, così come la prima puntata del nuovo anno che ha portato in gondola, tra i canali serenissimi di Venezia.
Il fascino eterno di Roma la farà da padrone martedì 12 gennaio alle 21.20. In questa occasione, a margine della puntata, è attesa una lunga digressione, altrettanto interessante, su Orvieto e in particolare le sue cavità sotterranee. Delle oltre 1.200 censite sono 440 quelle rilevate con precisione nel sottosuolo cittadino dove si contano più di 250 strutture e cisterne per la raccolta delle acque piovane. Filo conduttore che lega la Capitale alla Città del Duomo, il Sacco di Roma e la presenza di due pozzi. Quello della Rocca – meglio noto come di San Patrizio – con le sue due rampe elicoidali che hanno reso celebre l'opera idraulica concepita da Antonio da Sangallo il Giovane e costruita tra il 1527 e il 1537, proprio per volere di quel Papa Clemente VII in fuga.
E il Pozzo della Cava, scavato nel tufo del quartiere medievale, fino a raggiungere la profondità di 36 metri. Le immagini, catturate da tre telecamere ad alta definizione, oltre a droni e apparecchiature speciali, a marzo, in due giorni, giusto alla vigilia del lockdown, comprenderanno anche il percorso ipogeo di Orvieto Underground e, inevitabile, il Duomo. Previsti i contributi di Claudio Bizzarri, Marco Sciarra e Claudio Lattanzi. Hanno, inoltre, contribuito gli attori in costume della "Ottobrata Sanmartinese", la performance storica sulla visita di Papa Innocenzo X nel borgo di San Martino al Cimino, alle porte di Viterbo, avvenuta nel 1653 che si svolge ormai da vari anni a Palazzo Doria Pamphilj. Una ghiotta anticipazione, insomma, della prima serata di martedì 2 febbraio del doc-evento.
Seguito da circa 2,5 milioni di spettatori che porterà nuovamente nel cuore dell'Umbria e ai piedi di quel "grande libro della storia dell'arte" che è il Duomo di Orvieto. Sulla Rupe, la numerosa troupe di tecnici e addetti alla produzione ha ripreso luoghi simbolo come il Palazzo del Capitano del Popolo e la Torre del Moro, attraversando gli scorci più suggestivi del centro storico. Ad Assisi, invece, sono stati immortalati il Sacro Convento, le Basiliche, la Cattedrale di San Rufino, l'Eremo delle Carceri, la Chiesa di San Damiano. E ancora il Monte Subasio, il Tempio di Minerva, Piazza del Comune, Piazza del Vescovado e il Museo della Memoria.
Un racconto visivo che, seguendo le tracce degli Umbri-Piceni, la vita di San Francesco e la storia medievale, arriva alla modernità svelando il volto di una regione piccola nelle dimensioni ma grande nelle tracce che il passato le consegna. Sei, in tutto, le puntate previste della durata di un paio d'ore circa. Tappe del viaggio, Torino, Firenze, Milano e Gerusalemme. "Qui – il commento di Bocci, di fronte alla facciata del Duomo – ci sono meraviglie straordinarie. Venire ad Orvieto è immergersi nella bellezza. In questo periodo ancora di più bisogna parlare delle bellezze che abbiamo in Italia e che il mondo ci invidia".

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