cultura

Arte, moda e tecnologia negli esperimenti dello stilista Guillermo Mariotto

mercoledì 9 dicembre 2020
di Davide Pompei
Arte, moda e tecnologia negli esperimenti dello stilista Guillermo Mariotto

Nato a Caracas da madre venezuelana e padre italiano, Jesús Guillermo Mariotto vive a Roma. Poliedrico, dai molteplici interessi per le diverse forme d'arte, ha collaborato nei costumi di scena per il cinema, il teatro, l'opera lirica senza disdegnare la televisione. Lo stilista deve, infatti, molta della sua popolarità al programma di Raiuno “Ballando con le Stelle” che dalla primissima edizione, nel 2005, gli assegna il ruolo di giurato. Quasi sempre sopra le righe.

Quest'anno ha ricevuto dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l'onorificenza di Cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia per il suo lavoro di ambasciatore della moda italiana nel mondo. Il sindaco di Viterbo, Giovanni Maria Arena, e l'assessore alla cultura e al turismo, Marco De Carolis, lo hanno accolto, invece, lunedì 7 dicembre a Palazzo dei Priori dove non ha battuto ciglio nell'indossare i panni di Babbo Natale.

L'occasione dell'incontro è stata la presentazione di "Robotizzati. Esperimenti di Moda", la prima mostra-performance che fino a domenica 24 gennaio ripercorre l’influenza della cultura dei mecha giapponesi sulla moda, partendo dalle loro origini e dal loro significato. Ideato e curato da Stefano Dominella con la direzione artistica di Mariotto, l'evento è promosso dalla Regione Lazio, realizzato da LAZIOcrea e con il patrocinio dell'Unione degli Industriali e delle Imprese del Lazio.

Si tratta del primo progetto espositivo che unisce arte, tecnologia, moda e robot. Tra abiti che prendono vita e manichini, i capi iconici di grandi stilisti – da Courrèges a Pierre Cardin, da Paco Rabanne a Thierry Mugler passando per Moschino, Prada e Ferrè – si alternano alle creazioni di designer giovani e indipendenti, dialogando idealmente con robot in metallo provenienti da un’importante collezione privata, in un gioco di suggestioni, rimandi e grande trasformismo.

Lo spazio espositivo è a Roma, al civico 5 di Largo Ascianghi, al WeGil, l’hub culturale della Regione Lazio che sorge nel quartiere di Trastevere. Ma non è escluso che l'allestimento possa trovare posto in seguito anche nella Città dei Papi. "Il Comune di Viterbo – ha sottolineato il primo cittadino – sarà ben lieto di concedere il patrocinio a questa prestigiosa mostra che unisce alla moda il fascino dell'arte e che, mi auguro, possa presto includere Viterbo tra le città che la ospiteranno".

Gli amministratori hanno parlato con Mariotto anche dell'altra iniziativa, quella natalizia, che lo stilista sta curando e che, a breve prenderà, forma nel cuore di Roma. Si tratta di un presepe avveniristico, la cui forma richiama quella dello Stivale visto dall'alto e le cui statuine avranno le sembianze di robot, proprio per dare l'idea del futuro. Un progetto che sta coinvolgendo anche alcuni artisti noti della Tuscia. Ognuno di loro realizzerà un componente del presepe.

 

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