Conclusa la grande mostra sugli Etruschi, la Venere di Cannicella torna a casa

Venere torna a casa. O, meglio, a farlo è la statuetta rinvenuta nell’area sacra di Cannicella, ai piedi della Rupe, che raffigura un'antica divinità femminile. Tradizionalmente è considerata una Venere, anche se con tutta probabilità rappresenta una divinità legata alla fertilità e alla rinascita. La scultura, realizzata in marmo greco dell’Isola di Naxos, con parti in marmo pario, e databile tra il 530 e il 520 a.C., ha rappresentato la fase etrusca della città di Orvieto a Bologna.
L'occasione è stata quella dell'annunciata mostra "Etruschi. Viaggio nelle terre dei Rasna", un ambizioso progetto espositivo dedicato alla civiltà etrusca, che ha riunito quasi 1400 oggetti provenienti da 60 musei ed enti italiani e internazionali in dialogo con la ricchissima collezione etrusca del museo stesso. Un allestimento particolarmente apprezzato che ha chiuso i battenti al pubblico in questi giorni e che segna, dunque, il ritorno della Venere nella sua sede espositiva originaria.
Ovvero quella della Sezione Civica del Museo "Claudio Faina", dirimpettaio al Duomo. "Il prestito – sottolinea il presidente dell'omonima Fondazione, Daniele Di Loreto – ha rappresentato un'ulteriore occasione per promuovere la città di Orvieto ed il suo territorio attraverso una delle sue eccellenze. È in quest’ottica che la Fondazione per il Museo Claudio Faina ha impostato il programma delle iniziative culturali che accompagneranno la ripresa delle attività".
Quanto a "Venere", la statuetta femminile presentata nuda, forse nel gesto di coprirsi il pube – secondo alcuni doveva essere adorna di monili fissati nei fori e tutto lascia pensare che fosse una statua di culto – la sua identità, in realtà, è ancora discussa. Le immagini di dee nude, infatti, sono rare in Grecia in epoca arcaica e ancora di più in Etruria, dove molto rare sono anche le sculture originali greche come questa.
Sta di fatto che è stata la testimone principale della rilevanza di quel periodo storico all’interno della più importante esposizione dedicata alla civiltà degli Etruschi svoltasi negli ultimi venti anni in Italia, nell’ambito della quale sono confluite centinaia di opere provenienti da numerosi musei europei per illustrare le vicende della civiltà etrusca e gli sviluppi della loro arte. Un contesto in cui, in considerazione della sua storia, non poteva mancare l’etrusca Velzna.
Per ulteriori informazioni:
www.museofaina.it

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