Pomeriggio tra automi, marionette e teatrini meccanici ispirati ai balli plastici
La presentazione in anteprima del piccolo teatro meccanico ispirato a "I balli plastici di Fortunato Depero". Un laboratorio di costruzione di automi per bambini dai 10 anni ai 14 anni, aperto ad un massimo di dieci partecipanti. E ancora la presentazione di "Automi" di Guido Accascina, il primo libro completo su questo argomento edito in Italia, che ripercorre la storia di queste invenzioni e dei loro autori, dall’Egitto dei Tolomei ad oggi, con una descrizione dettagliata di vari progetti. C'è tutto questo nell'originale pomeriggio promosso dal Modern Automata Museum in collaborazione con il Comune di Viterbo e ATCL circuito multidisciplinare del Lazio sabato 10 ottobre a partire dalle 15 nel Foyer del Teatro dell'Unione.
Il Modern Automata Museo è anche un centro di produzione artistica. In questi anni sono stati realizzati laboratori di costruzione in sede, in altri musei, in scuole e in biblioteche, per ragazzi e adulti o per artisti che dopo una visita al museo vogliono costruire un proprio automa. Attraverso i corsi il museo intende trasmettere ai partecipanti conoscenze letterarie, artistiche e scientifiche, creando e raccontando storie i cui protagonisti vengono messi in movimento.
Gli automi costruititi in questi corsi sono piccole sculture meccaniche, realizzate in cartoncino e in altri materiali di uso comune, come cannucce, tappi, fogli di gomma, stecchini, colle e colori. Un dispositivo di comunicazione innovativo a misura dei più piccoli, molto apprezzati da questi ultimi e facili da realizzare. Spesso definiti come "sculture meccaniche che raccontano storie", gli automi sono anche i protagonisti del libro in cui sono stati tradotti e illustrati nei particolari i teatrini meccanici di Erone di Alessandria.
Ovvero i primi teatrini meccanici della storia, costruiti ad Alessandria d'Egitto tra il III secolo a.C. e il I d.C. Durante i laboratori, ogni partecipante realizza un automa per ogni sequenza della storia raccontata, dopo aver appreso in modo induttivo le modalità di funzionamento dei meccanismi. Il processo di costruzione consente ai partecipanti, divertendosi, di affrontare e risolvere in modo attivo, collaborativo e creativo una serie di problemi teorici e pratici di diverso grado e complessità.
Il 15 aprile 1918, al Teatro dei Piccoli di Roma, vanno in scena per la prima volta i “Balli Plastici” di Fortunato Depero, con la scenografia di Depero e Gilbert Clavel. Ad animare gli “Automi” dei Balli Plastici furono i burattinai di Luigi Gorno Dall'Acqua. I Balli Plastici diedero vita alla prima ipotesi di un teatro di automi nel teatro d'avanguardia italiano. I personaggi dei Balli Plastici sono l'Uomo coi Baffi, la Ballerina, i Baffuti Giganti, la Scimmia, il Gallo, il Gatto, i Topi e tanti altri.
Di fatto, i personaggi dei Balli Plastici sono chiamati Automi ma sono stati animati come burattini. Il Modern Automata Museum sta studiando e realizzando, da alcuni anni, gli Automi dei Balli Plastici non più sotto forma di burattini ma sotto forma di veri e propri automi, realizzando meccanicamente i movimenti dei personaggi. Gli automi sono tra i pochi manufatti costruiti dall'uomo capaci di unire in un solo oggetto il talento artistico, l'inventiva dell'ingegno e un movimento programmabile, prevedibile e controllabile.
Agli automi sono state affidate, nel corso del tempo, funzioni diverse: così, oltre che per intrattenere un pubblico, gli automi sono stati usati per fare, come si direbbe oggi, ricerca e sviluppo in ambito naturalistico, per misurare il tempo in modo condiviso, per sperimentare la meccanica e la pneumatica, per personificare gli dei, per fare musica, per mescere bevande, per predire gli spostamenti degli astri, per mettere in movimento scene teatrali, attori e a volte il teatro stesso, per imitare il verso degli animali, per dar vita ai simboli del potere laico e “Automi” è religioso, per spaventare e intimorire un pubblico.
E ancora per consolare un re intristito o per regalargli dei fiori, per rallegrare un giardino o una tavola principesca, per servire il tè, per offrire un dono pregiato ad un sultano, per studiare strumenti e protesi ortopediche, per contribuire ad affermare l'idea di scienza, per sperimentare la programmazione e il controllo delle macchine, per costruire gioielli meccanici, per fare arte, per insegnare letteratura e meccanica e in ultimo, ma non per importanza, per ironizzare, fantasticare e giocare. Il volume contiene nuove interpretazioni grafiche e traduzioni di opere (di) e studi (su) Erone, Filone, Archimede, al-Muradi e al-Jazari e mette in luce un’innovazione tecnologica contenuta nei teatri di Erone, primo esempio di un meccanismo che contiene sia la capacità di eseguire che di programmare liberamente i tempi di una sequenza 0/1.
Una intera sezione del libro è dedicata al Modern Automata Museum, alle sue collezioni e ai corsi di costruzione per ragazzi e adulti. Durante l’evento, una copia del libro verrà regalata ai partecipanti al laboratorio. L'ingresso è gratuito su prenotazione.
Per ulteriori informazioni e prenotazioni:
388.9506826 - teatrounioneviterbo@gmail.com