"Orvieto Cinema Fest", i corti fanno festival. In digitale e in presenza la terza edizione
Un anno complicato. Anche sul fronte degli eventi, anche ad Orvieto, dove quelli degni di questo nome sono sempre più ridotti ad una sparuta manciata. Eppure la polvere di stelle è più forte di quella che rischia di annidarsi sulle poltrone rosse del Teatro Mancinelli che, ormai da prima del Covid, attende di ospitare una Stagione. Il sipario lo alza qui, ugualmente, sulla sua terza edizione "Orvieto Cinema Fest", il primo festival internazionale di cortometraggi tutto "Made in Umbria".
Mai come quest'anno preziosa la collaborazione MyMovies.it, già media partner del festival lo scorso anno, che da mercoledì 30 settembre a sabato 3 ottobre – alle 18, la serata conclusiva di premiazione dei vincitori, nel teatro cittadino – consentirà di vedere in streaming all'indirizzo https://www.mymovies.it/ondemand/orvieto/ i cortometraggi della rassegna patrocinata dal Comune che, per la prima volta, avrà una duplice veste. Quella digitale e quella in presenza.
"Una doppia anima festivaliera – spiegano gli organizzatori – che permetterà di mantenere vivo il carattere di relazione tipico di 'Orvieto Cinema Fest', pensato come un momento di incontro e confronto fra i professionisti del settore e il pubblico. Le voci di protagonisti, registi e case di produzione saranno raccolte in una serie di video-interviste che andranno ad arricchire l’offerta digitale della manifestazione".
Che arriva a chiusura di un anno difficile, anche per il settore cinematografico e culturale in genere. OCF ha deciso, però, di non arrendersi e di accettare la sfida di avviare un’edizione ibrida, gestita in totale sicurezza, ma non per questo priva di proposte di alto livello e di nuovi stimoli. Oltre 700 i lavori che registe e registi interessati a partecipare hanno inviato praticamente da ogni parte del mondo. Alla fine sono stati 28 quelli selezionati nelle quattro categorie in gara.
Ovvero Best National, Best International, Best Animation e Best Theme Short, quest’anno dedicato alla tecnologia e l’influenza che esercita nelle esistenze di tutti. Una questione attualissima, anche alla luce del ruolo giocato da smartphone e device nei passati mesi di isolamento e che tocca tanto la dimensione relazionale quanto quella lavorativa. Giunto alla sua terza edizione, OCF può contare su una identità sempre più chiara e definita.
Un’identità che, anche quest’anno, si riconosce prima di tutto nella selezione dei cortometraggi in gara. La vocazione giovane e lo sguardo internazionale fanno sì che fra i titoli della competizione ci sia un efficace equilibrio. Sei le première italiane che verranno proiettate – "Battlefield", "Loca", "Sodm & Gomorrah", "Kapaemahu", "Tweetators", "Your Personal Genetically Modified Android Manual" – insieme ad altre che arrivano a Orvieto avendo già raccolto ottimo riscontro di critica e pubblico.
Come "Inverno" di Giulio Mastromauro, premiato come Miglior Cortometraggio Italiano ai David di Donatello 2020. A tenere le redini della giuria sarà Boris Sollazzo, voce di forte rilievo nel mondo della critica cinematografica. Lo affiancherà Stefano Negri, pubblicitario e produttore cinematografico di titoli come "The Face of Angel" di Michael Winterbottom, in concorso al TIFF, "The Trip to Italy", in concorso al Sundance e al Tribeca e "The Trip to Spain", nominato ai BAFTA.
E ancora Fatima Bianchi, regista e montatrice in ambito internazionale per il documentario e la video arte. Sue pellicole ed installazioni sono transitate per numerosi festival e gallerie, tra cui Visions du Réel (Svizzera), Cinema Vérité Teheran (Iran), Open City Documentary (Regno Unito), Centre d'Art Contemporain Briancon (Francia). Il film "Notturno" è stato selezionato alla Settimana Internazionale della Critica della 73esima Biennale di Venezia.
Riconfermato, per il secondo anno, anche il contest per illustratrici e illustratori, chiamati ad interpretare il tema del festival. Tra gli artwork selezionati, la giuria voterà l’illustrazione vincitrice al cui autore verrà conferito un premio di 200 euro a titolo di riconoscimento del merito personale. Le 15 opere finaliste saranno esposte in mostra durante il festival ed inserite nel materiale cartaceo a disposizione. Il resto dei lavori partecipanti sarà pubblicato sui vari canali social.
In giuria, l'illustratrice Martina Lorusso in arte momusso, dall’artista Carlo A. Giardina meglio noto come FinnanoFenno e ancora da Celeste Caiello, colorenero, e Sabrina Gennari. "Dopo mesi di paura, dubbi e sospensione – dichiarano Sara Carpinelli e Stefania Fausto, rispettivamente direttore amministrativo e direttrice artistica nonché fondatrici del festival – ora più che mai sentiamo il bisogno di condividere una passione comune e riempirci gli occhi.
Di storie interessanti che ci portino lontano e ci facciano sognare, oltre che riflettere. Orvieto Cinema Fest è un festival ideato da giovani, completamente autofinanziato e frutto della determinazione dei tanti amici e sostenitori che a titolo gratuito hanno unito le forze per un obiettivo comune. Quest’anno siamo felici e orgogliose di offrire alla città un'occasione per vivere un’attività culturale da vicino, in un anno così difficile e povero di occasioni di condivisione".
Altre ne arriveranno, comunque, da venerdì 16 a domenica 18 ottobre in occasione della settima edizione del Festival del Dialogo promossa dall’Associazione Culturale ApertaMenteOrvieto e dal Comune e in programma nell'Atrio coperto e nelle sale espositive di Palazzo dei Sette che, con "Orvieto Cinema Fest" trova legami intorno al tema unificante "Il lavoro. Ieri, oggi e domani".
Per prenotare uno o più posti per la serata di sabato 3 ottobre al Teatro Mancinelli:
https://prenotaunposto.it/orvietocinemafest/