cultura

Al Csc, via al master in archeologia giudiziaria per diventare "detective dell'arte"

mercoledì 14 marzo 2018
Al Csc, via al master in archeologia giudiziaria per diventare "detective dell'arte"

Provengono da tutta Italia gli oltre trenta archeologi, storici dell’arte, restauratori, giuristi e esperti nella conservazione e valorizzazione dei beni culturali, che si ritroveranno a Viterbo sabato 17 marzo 2018. Sono gli allievi ammessi a partecipare alla IV edizione (2018-2019) del Master in "Archeologia Giudiziaria e Crimini contro il Patrimonio Culturale" promosso dal Centro per gli Studi Criminologici, Giuridici e Sociologici, in collaborazione con l'Osservatorio Internazionale Archeomafie, con il patrocinio dell'Associazione Nazionale Archeologi e della Fondazione Caffeina.

Obiettivo del percorso formativo è l’acquisizione delle competenze necessarie per operare in ambito giudiziario ed extragiudiziario nelle questioni connesse al mercato dell'arte e ai crimini contro il Patrimonio Culturale: un ambito che necessita di competenze multidisciplinari e di una formazione professionale specifica, che travalicano la formazione universitaria.

"Siamo particolarmente orgogliosi del nostro corpo docente - a dichiararlo è il Presidente del Centro Studi, Marcello Cevoli - che può vantare la presenza di alcuni tra i più autorevoli professionisti ed esperti del settore a livello nazionale e internazionale, ai quali affidiamo una formazione incentrata sull'analisi di casi reali e su concrete attività su campo".

"Nelle precedenti edizioni alcuni dei nostri allievi - sottolinea il Direttore del Master, prof. Tsao Cevoli - hanno intrapreso proficue collaborazioni con Istituzioni e Forze dell'Ordine, a riprova dell'unanimamente riconosciuta qualità ed efficacia del nostro percorso formativo".

L’inaugurazione del Master si svolgerà sabato 17 marzo alle 10, presso la Sala del Cenacolo del Convento dei Padri Agostiniani, Santa Maria Liberatrice, in Piazza SS.Trinità a Viterbo. Le attività didattiche successive proseguiranno per un anno, sia in aula che su campo, tra Viterbo, Roma e Napoli.

Nel corso della cerimonia saranno proclamati i vincitori delle due Borse di Studio messe a bando per la frequenza del Master, dedicate a due grandi protagonisti italiani della tutela del Patrimonio Culturale: Fabio Maniscalco ed Enrico Guidoni.

L'archeologo Fabio Maniscalco (1965-2008) è stato protagonista di innumerevoli azioni per la salvaguardia dei beni culturali nelle aree di crisi e di guerra, dai Balcani al Medio Oriente. Un'instancabile attività che nel 2007 gli valse la candidatura al Premio Nobel per la Pace. Fu stroncato l’anno successivo da una rara forma di cancro, provocata dall’esposizione ai metalli pesanti e all’uranio impoverito proprio durante i suoi interventi nelle aree di guerra. Per questo è stato riconosciuto “vittima del dovere” dal Ministero della Difesa Italiano.

L’architetto Enrico Guidoni (1939?-2007), professore ordinario di Storia dell’urbanistica all’Università di Roma “La Sapienza”, è stato un protagonista indiscusso della difesa dei valori del paesaggio e del centro storico nel territorio viterbese, ove ha fondato il “Museo della città e del territorio” di Vetralla.

Fonte: CSC - Centro per gli Studi Criminologici, Giuridici e Sociologici

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