La pioggia non rovina la festa. Marostica si aggiudica la partita a scacchi viventi

Sconfitti lo scorso anno, i bianchi di Marostica si prendono la rivincita. E con lo scacco matto a Orvieto, si aggiudicano la seconda edizione della partita giocata in piazza Duomo da personaggi in costume medievale, sotto l'occhio di nobili, dame e popolo. Ad accelerare le mosse de "L'Immortale" - questo il nome della partita - è stata la pioggia che ha costretto le rappresentanze dei rispettivi cortei storici ad una ritirata prima del previsto. Sono state però aperte le porte del Duomo così da impedire ai costumi di rovinarsi.
Quelli scelti quest'anno dall'associazione Lea Pacini sono stati quello del podestà, una rinnovata dama nel ruolo della regina e poi 8 valletti del Comune, 2 insegne, 4 pavesieri e 2 alfieri. Mattatore del pomeriggio, l'istrionico Gianluca Foresi, nei panni del Giullar cortese, che ha guidato nella festa medievale orvietani e turisti, divertiti nonostante gli ombrelli aperti, pur senza la prevista esibizione degli sbandieratori dei borghi e sestieri fiorentini.
Applausi, in serata, anche per il “Miracolo de lo sacro corporale”, la rappresentazione del dramma sacro con Paola Gassman, Luigi Diberti e Renato Campese riproposto dalla regia di Maurizio Panici andato in scena sul palco del teatro Mancinelli anziché sul sagrato del Duomo, dopo le cene medievali nei 7 ristoranti del centro storico.
Per stamani alle 10.30 è atteso l'arrivo alla stazione ferroviaria del treno storico giubilare Roma-Orvieto. Alle 11, la proiezione a palazzo Coelli del docufilm “Tessere di pace in Medioriente” e alle 15 “Tre volte Gerusalemme”.

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