cultura

Premio Barzini e non solo. Nasce l’associazione culturale “Luigi Barzini”

sabato 21 luglio 2012
di Monica Riccio
Premio Barzini e non solo. Nasce l’associazione culturale “Luigi Barzini”

"Richiamare l'attenzione su un aspetto importante e prestigioso dell'identità cittadina, in un periodo in cui diventa ancora più essenziale riannodare i fili tra presente e passato, restituire alla Città l'orgoglio di sé e ritrovare uno spirito di civica solidarietà fondato sull'appartenenza a una storia comune e su un progetto che di quella memoria faccia una risorsa per il futuro."

Nasce da questa volontà identitaria e muove in questa direzione i suoi primi passi l'associazione culturale "Luigi Barzini", che sabato 21 luglio, al caffè Montanucci, si è presentata alla città. A tracciarne gli obiettivi, ma anche a dare senso ad un ennesimo associazionismo cittadino, il presidente del neonato sodalizio, il giornalista orvietano Guido Barlozzetti. Con lui Ludina Barzini, presidente onorario, Valeria Carli e Francesco Romoli, esponenti di un direttivo in divenire.

"Riconsegnare alla città il premio Barzini è il nostro obiettivo principale ma non unico, - ha spiegato Barlozzetti aprendo l'incontro con la stampa - abbiamo voluto creare un'associazione per lavorare al ritorno del Premio, per consolidare e rivedere uno scambio con la città che forse nel tempo non c'è stato, o non c'è stato del tutto. Ma il Premio non è il nostro unico obiettivo. Viviamo tutti dentro la città, anche se alcuni di noi non la vivono in senso anagrafico, ci è sembrato importante che un gruppo di persone che si conoscono abbia voluto mettersi insieme a lavorare su un obiettivo comune, sentendo l'esigenza di unirsi in nome di uno spirito civico che pensiamo possa essere messo in moto. Vogliamo essere un soggetto attivo in città - ha chiarito il presidente - ma non ci interessa la politica locale, non vogliamo in alcun modo entrare nelle beghe politiche cittadine, riteniamo che l'appartenenza alla città sia più forte delle diatribe e che mai come ora sia necessario tornare ad unirsi in nome di uno spirito cittadino. Il Premio è per noi un punto di riferimento, sarà per la nostra associazione il momento più evidente ma non il più importante. Pensiamo che la città debba riprendersi la sua immagine forte e per questo, e in favore di questo, la nostra associazione, libera ed aperta a tutti quelli che ne vorranno condividere le finalità, cercherà di essere viva, civicamente viva e solidale. Non vogliamo costruire un apparato - ha concluso Barlozzetti - ma solo un gruppo di persone che vogliono fare delle cose, per questo abbiamo creato un primo nucleo fondatore e un primissimo consiglio direttivo, assolutamente provvisorio, pronti ad accogliere persone e idee per arrivare, in breve tempo, a delineare un'ossatura associativa fatta di adesioni e apporti fondamentali."

Guido Barlozzetti, Francesco Romoli, Giuseppe Scattoni, Flavio Leoni, Valeria Carli, Antonio Barberani, Daniele Di Loreto, Angelo Teti, Sergio Carli, Alberto Satolli, Giulio Romoli sono i primi nomi che hanno sottoscritto le finalità dell'associazione.

Associazione dunque che si prefigge come primo atto fondamentale il ripristino del Premio Barzini dedicato all'inviato dell'anno, istituito nel 1989 e interrotto due anni fa dall'amministrazione comunale, impossibilitata a sostenerne l'onere economico di organizzazione.

"Quando il Premio fu interrotto mi dispiacque molto - racconta Ludina Barzini, nipote di Luigi Barzini senior, storico inviato del Corriere della Sera a cui il riconoscimento era intitolato - nel tempo Orvieto è sempre stata nel cuore di mio nonno e quando arrivammo a istituire un premio giornalistico alla sua memoria, nella sua città, fui molto felice. Per cui quando mi è stato proposto di tornare a lavorare a tutto questo non ho potuto che dare tutto il mio appoggio. Il Premio è qualcosa che deve appartenere alla città di Orvieto e certamente va rivisto e organizzato in modo che la città possa sentirlo come proprio. Il mondo dell'informazione - ha spiegato Ludina Barzini - è fatto oggi di tante realtà, un mondo immenso e importantissimo che attraverso il Premio possiamo forse scoprire meglio".

Il Premio Barzini nel tempo ha consegnato riconoscimenti a molti esponenti del giornalismo e della comunicazione "sul campo", l'inviato dell'anno è sempre stato scelto tra chi il mestiere di giornalista l'ha svolto con passione nei territori, raccontando e vivendo in prima persona scenari difficili e mantenendo sempre alto il nome della categoria. Alberto Ronchey, Demetrio Volcic, Indro Montanelli, Enzo Biagi, Bernardo Valli, Arrigo Levi, Barbara Spinelli, Tiziano Terzani, Ettore Mo, Igor Man, Paolo Rumiz, Gian Antonio Stella, Mimmo Candito, Stefano Malatesta, Monica Maggioni, Federico Rampini, Franco Venturini, Guido Rampolli, Ugo Tramballi, Milena Gabanelli, Roberto Saviano sono i nomi dei vincitori della varie edizioni del Premio. Un Premio forse visto dalla città come un qualcosa di troppo a sé stante, una sorta di autocelebrazione del giornalismo italiano a proprio uso e consumo, troppo chiuso in sé stesso e troppo poco aperto alla città, che anno per anno ne ha visto lo svolgimento come dietro ad un vetro, non interagendo per nulla con l'evento.

"Il nostro obiettivo è dunque riportare il Premio a Orvieto, ma anche costruire iniziative che non si fermino affatto al Premio - ha spiegato Barlozzetti. Siamo consapevoli che il passato, da solo, non basta più e se riusciremo a mettere insieme la materialità del passato con l'immaterialità delle tecnologie moderne potremo creare qualcosa di veramente importante. L'associazione nasce proprio per fungere da stimolo, per questo cerca soggetti interessati ad investire sul Premio e sul futuro del Premio. Non è nostra intenzione navigare a vista - ha precisato il presidente - vogliamo lavorare a un piano che possa garantire un futuro al Premio."

Per il Premio Barzini potrebbe esserci quindi presto una nuova alba. L'associazione "Luigi Barzini" si dichiara pronta a raccogliere il testimone e a rilanciare l'evento arricchendolo e calandolo maggiormente nella realtà cittadina. Per far questo ha però bisogno di forze, idee e fondi. La quota associativa è stata fissata in euro 30.00. Ogni informazione può essere richiesta presso la Tappezzeria Carli a Orvieto, dove sono disponibili anche i moduli per iscriversi.

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