"Con la scomparsa di Papa Francesco si spegne una luce di verità"

Lunedì 21 aprile, alle 9.47, il cardinale Kevin Joseph Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha annunciato con dolore la morte del Santo Padre, avvenuta alle 7.35. Il pontefice ha concluso il suo pellegrinaggio terreno, dopo una vita interamente donata al Vangelo e al servizio della Chiesa universale.
Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana, ha affidato al Paese il cordoglio della Chiesa in Italia:
"È un momento doloroso e di grande sofferenza per tutta la Chiesa. Affidiamo all’abbraccio del Signore il nostro amato Papa Francesco, nella certezza, come lui stesso ci ha insegnato, che 'Tutto si rivela nella misericordia; tutto si risolve nell’amore misericordioso del Padre'. Chiedo a tutte le Chiese in Italia che siano suonate le campane in segno di lutto e che siano favoriti momenti di preghiera personale e comunitaria, in comunione tra di noi e con la Chiesa universale".
La Diocesi di Orvieto-Todi si unisce con grata memoria alla preghiera che sale a Dio da tutta la Chiesa. Il vescovo Gualtiero Sigismondi, che ha appreso la notizia al termine della Santa Messa celebrata nella Casa di Reclusione di Orvieto, ha affermato: "Con la morte di Papa Francesco il mondo perde la voce profetica più limpida sulla pace. La Chiesa, con la sua scomparsa, perde chi le ha ricordato che 'Ogni autorità cresce solo nella prossimità'". Alle 18 in Cattedrale il presule presedierà la messa in suffragio del Santo Padre e invita tutte le comunità parrocchiali della Diocesi a promuovere momenti di preghiera per affidare Papa Francesco alla misericordia del Signore.
In questo Lunedì dell’Angelo, l'Umbria tutta si unisce al dolore e allo sgomento del mondo intero. Il pontefice che ha avuto il coraggio di prendere il nome di Francesco, ispirandosi all’amore di San Francesco d’Assisi per i poveri, e che ha guidato la Chiesa con umiltà e coraggio per oltre un decennio, ha lasciato un’impronta profonda nella regione.
La presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha espresso il suo cordoglio con parole di profonda commozione:
"Oggi l’Umbria perde un amico, un fratello, un padre spirituale. Papa Francesco ha incarnato i valori di San Francesco d’Assisi: la pace, la fraternità, la cura del creato e l’amore per i poveri e gli ultimi. La sua guida ha illuminato il cammino di molti, ispirando una Chiesa sempre più vicina alle persone e alle loro sofferenze. Non trovo le parole per spiegare il dolore personale, la commozione e la mancanza, il senso di vuoto che provo in questo momento, e che provano tantissime cittadine e cittadini umbri. E’ enorme il senso di vuoto e sgomento, perché avevamo anche uno straordinario rapporto personale oltre che istituzionale, lo ho incontrato in tutte le visite che ha fatto ad Assisi, dalla prima visita nel 2013 in cui lo incontrai da volontaria, alle tante straordinarie visite in cui lo ho incontrato come sindaca, ad Assisi e in Vaticano. Anche in tutte le sue lettere mi ha sempre spronato ad andare avanti nell’attività per il bene comune della terra di San Francesco e per la promozione dei suoi valori, primo tra tutti la pace, nel mondo ed in particolare in quella Terra Santa per cui nel 2023 in occasione della mia visita a Betlemme dopo lo scoppio della guerra mi scriveva "Mentre il sogno di costruire insieme la giustizia e la pace sembra un'utopia, le sue parole offrono speranza. Sono commosso per il Suo impegno in questo senso". In questo giorno, che celebra la vita che vince la morte, ci stringiamo in preghiera, certi che il suo spirito e il suo esempio continueranno a vivere nei cuori e nelle azioni di chi ha creduto nel suo messaggio di amore e misericordia. L’Umbria, terra di San Francesco, si impegna a portare avanti il suo insegnamento, promuovendo la pace, il dialogo, la solidarietà e la giustizia sociale. Di certo faremo di tutto per realizzare quel suo invito a “non fermarsi mai nel generoso contributo in favore del bene comune”. Grazie, Papa Francesco, per averci mostrato la via con il tuo esempio di umiltà e dedizione, di forza e coraggio, di amore per i più piccoli e i più deboli".
La Regione Umbria, in segno di rispetto e riconoscenza per il Santo Padre, ha deciso di far esporre le bandiere a mezz’asta in tutti gli edifici regionali, di sicuro saranno organizzati momenti di raccoglimento in tutte le principali città umbre. In questo momento di dolore, l’Umbria nella persona della presidente, della Giunta e della regione tutta, si unisce al cordoglio della Chiesa, dei fedeli e del mondo intero, ricordando con singolare affetto e infinita gratitudine il pontificato straordinario di Papa Francesco.
Bandiere a mezz'asta anche sulla facciata di Palazzo Bazzani. Il vicepresidente della Provincia di Terni Francesco Maria Ferranti esprime così profondo dolore e tristezza:
"Ha compiuto fino all'ultimo il suo dovere celebrando la Resurrezione di Cristo e svolgendo anche importanti incontri istituzionali. Il mondo perde un punto di riferimento per quanto riguarda il rispetto per i propri doveri e una guida verso l’obiettivo irrinunciabile di perseguire la pace tra i popoli, il rispetto per i deboli e la tolleranza come conquista di civiltà. La sua morte giunta oggi nel giorno dell'Angelo acquisisce un valore quasi mistico e sarà un elemento di valenza storica rilevante, così come i suoi ultimi appelli durante la benedizione urbi et orbi di ieri che dovrebbero essere assunti a guida per i governanti".
"Che le sue parole e i suoi insegnamenti continuino a guidarci ogni giorno" afferma il sindaco di Orvieto Roberta Tardani citando la frase del Pontefice "Coltivare e custodire il creato è un’indicazione di Dio data non solo all’inizio della storia, ma a ciascuno di noi; è parte del suo progetto; vuol dire far crescere il mondo con responsabilità, trasformarlo perché sia un giardino, un luogo abitabile per tutti” e annunciando di partecipare a nome dell’Amministrazione Comunale alla messa in Duomo. L'intero Comune di Orvieto si unisce al cordoglio della comunità cattolica per la scomparsa di Papa Francesco, guida spirituale capace di parlare al mondo con autenticità, semplicità e forza morale. "Nel corso del suo pontificato - è detto in una nota - ha saputo affrontare con coraggio le sfide della contemporaneità, richiamando costantemente all’importanza della dignità umana, della cura per i più fragili, della tutela dell’ambiente e della costruzione di un dialogo autentico tra culture e religioni. Papa Francesco ha rappresentato un punto di riferimento per tutti grazie alla coerenza del suo messaggio e alla testimonianza concreta di una Chiesa vicina alle persone, attenta ai bisogni reali e capace di aprirsi con umiltà al cambiamento. La città di Orvieto, custode del Miracolo del Corpus Domini simbolo universale per la Chiesa, ne ricorda con gratitudine la figura, consapevole che il suo esempio continuerà a ispirare generazioni future".
Cordoglio, intanto, viene espresso anche dalla sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi:
"Oggi, con profondo dolore la città di Perugia si unisce al lutto del mondo intero per la scomparsa di Papa Francesco. Una figura che ha saputo incarnare i valori di giustizia, di fratellanza, rivolti alla promozione della pace e del bene, lasciando un'impronta indelebile nei cuori e nella vita di milioni di persone. Con la scomparsa di Papa Francesco si spegne una luce di verità. Non è stato solo un leader spirituale, ma un autentico padre, capace di attraversare le anime con parole di giustizia e di esortazione verso il bene. La sua umiltà e il suo impegno per i più vulnerabili hanno ispirato un cambiamento profondo, invitandoci a costruire una società più giusta e solidale. Ho amato la sua ostinazione nella difesa del creato. Con la sua enciclica "Laudato Si'", Papa Francesco ha richiamato la nostra attenzione sulla crisi ambientale, esortandoci a prenderci cura della Terra e a rispettare il nostro ambiente come un dono prezioso. Ha sempre sottolineato l'importanza di un approccio ecologico integrale, promuovendo la responsabilità collettiva nel proteggere il nostro pianeta per le generazioni future. Papa Francesco ha sempre creduto nelle fedeltà all'uomo, sostenendo che il rispetto per la dignità umana è alla base di ogni convivenza pacifica. La sua ultima ammonizione risuona ancora con forza: "Faccio appello a tutti quanti nel mondo hanno responsabilità politiche a non cedere alla logica della paura che chiude, ma a usare le risorse a disposizione per aiutare i bisognosi, combattere la fame e favorire iniziative che promuovano lo sviluppo. Sono queste le 'armi' della pace: quelle che costruiscono il futuro, invece di seminare morte!" Le sue parole ci ricordano che la vera giustizia può essere raggiunta solo attraverso la comprensione reciproca e la solidarietà. Il suo instancabile lavoro per la fratellanza e il dialogo tra culture e religioni diverse ha segnato un passo significativo verso la pace. La sua capacità di costruire ponti tra le comunità, spesso in conflitto, ha offerto un esempio luminoso di come il dialogo possa trasformare le divisioni in unità. In questo momento di tristezza, desidero esprimere la mia vicinanza a tutta la comunità cattolica e a tutti coloro che hanno trovato in lui una guida e un modello da seguire. È fondamentale, ora più che mai, unirci in silenzio, riflettendo sul suo messaggio di speranza e di amore universale. Rivolgiamo il nostro pensiero a Papa Francesco, onorando la sua memoria attraverso le azioni quotidiane, impegnandoci a portare avanti i suoi insegnamenti. La sua eredità vivrà in ciascuno di noi, spingendoci a lavorare per un mondo migliore, all'insegna della pace, della giustizia e della cura del creato”.

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