A Orvieto Scalo giovani manifestano contro lo sfruttamento animale: "Il nostro circo è senza gabbie"

"Siamo scesi in piazza a Orvieto Scalo per denunciare un'idea di intrattenimento che riteniamo sbagliata e fuori dal tempo: quella che ancora oggi vede gli animali costretti a esibirsi nei circhi. L'abbiamo fatto attraverso dei cartelli e soprattutto tramite la nostra voce e la nostra presenza, perché crediamo che il cambiamento inizi anche da qui: dal mostrare, a chi entra in quel tendone, cosa si nasconde dietro "lo spettacolo".

La protesta, pacifica e autorizzata, si è svolta con la partecipazione di una decina di ragazzi e ragazze, e continuerà domenica 13 aprile con la speranza che sempre più persone si uniscano a questa voce collettiva. La nostra battaglia non è contro il circo in sé, riteniamo infatti che il circo sia un'arte meravigliosa, capace di emozionare, stupire e unire, ma solo quando è rispettoso degli esseri viventi.

Il nostro ideale è un circo senza gabbie, senza fruste, senza animali snaturati e umiliati per divertire: un modello come quello del Cirque du Soleil, dove il talento umano è protagonista e nessun essere vivente paga il prezzo del nostro intrattenimento. Finché esisteranno circhi con animali, continueremo a farci sentire. Perché la libertà non dovrebbe mai essere un numero da palcoscenico".

I promotori del sit-in