Aggredisce infermiere al Pronto Soccorso, 37enne in manette

Notte movimentata al "Santa Maria della Stell"a di Orvieto, dove un uomo di 37 anni è stato arrestato dai Carabinieri per aver aggredito un infermiere in servizio al Pronto Soccorso. L’episodio si è verificato tra domenica 6 e lunedì 7 aprile, quando il personale sanitario si è trovato a fronteggiare una situazione al limite del surreale.

Tutto è iniziato nelle prime ore del mattino, quando un infermiere ha notato un uomo seduto in un corridoio adiacente al Pronto Soccorso. Avvicinatosi per chiedere se avesse bisogno di assistenza, l’uomo ha reagito in modo sgarbato, allontanandosi velocemente. Preoccupati, l’infermiere e alcuni colleghi si sono messi sulle sue tracce, allertando nel frattempo la Centrale Operativa dei Carabinieri tramite il numero d’emergenza 112.

Rintracciato poco dopo in un’altra area dell’Ospedale, l’uomo ha nuovamente reagito in modo aggressivo alle attenzioni degli infermieri. Alla richiesta di spiegazioni, ha spinto con violenza l’infermiere che si era avvicinato per aiutarlo, facendolo cadere rovinosamente contro una porta di vetro. A causa dell'impatto, l'uomo ha riportato lesioni giudicate guaribili in tre giorni.

Sul posto sono intervenuti in pochi minuti i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Orvieto, che hanno immediatamente bloccato e arrestato l’aggressore. Si tratta di un 37enne italiano, senza fissa dimora, già noto alle forze dell’ordine per precedenti specifici. L’uomo è stato arrestato per lesioni personali aggravate, in base alle disposizioni del Codice Penale riformato dalla legge 113/2020 e recentemente aggiornato dal Decreto Legge 137/2024, che prevede pene più severe per chi commette reati violenti ai danni del personale sanitario.

Dopo essere stato trattenuto in camera di sicurezza, l’indagato è comparso davanti al giudice per l’udienza di convalida, durante la quale il gip ha convalidato l’arresto e disposto nei suoi confronti il divieto di dimora nel territorio comunale di Orvieto. Il procedimento penale è ancora nella fase delle indagini preliminari e, come previsto dalla legge, l’uomo è da considerarsi innocente fino a eventuale condanna definitiva.

“Dopo quella di Foligno – commenta, intanto, Emanuele Iannone (Fsi-Usae – Federazione sindacati indipendenti Unione sindacati autonomi europei) – questa di Orvieto è l’ennesima aggressione agli operatori sanitari. Circa un mese fa avevamo scritto una lettera alla direzione generale dell’Usl chiedendo di mettere in tutti i pronto soccorso una postazione fissa h24 di polizia così da prevenire ed evitare e simili episodi. Ad oggi non è così. In occasione della Giornata contro la violenza sui sanitari abbiamo fatto una campagna di sensibilizzazione regalando agli operatori sanitari un braccialetto. Ci stiamo muovendo a livello regionale perché vogliamo più sicurezza in tutti gli ospedali dell’Umbria”.