"Giorno del Ricordo, una ferita dolorosa per troppo tempo rimasta nell’ombra"
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Con una cerimonia presso l’area verde di Sferracavallo, intitolata ai Martiri delle Foibe, lunedì 10 febbraio, come annunciato, l'Amministrazione Comunale di Orvieto ha celebrato il Giorno del Ricordo in memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle Foibe, dell’esodo dalle loro terre degli istriani, fiumani e dalmati nel Secondo Dopoguerra. Presenti i rappresentanti della Giunta e del Consiglio Comunale e il sindaco emerito di Orvieto, Toni Concina, presidente dell’associazione Dalmati Italiani nel Mondo alla quale il Comune ha aderito nel 2022.
“Un momento di raccoglimento e di riflessione su una pagina dolorosa della nostra storia – ha detto il vicesindaco Stefano Spagnoli a nome dell’Amministrazione – una ferita che per troppo tempo è rimasta nell’ombra e che merita di essere conosciuta e compresa fino in fondo. Oggi, nel ricordare il sacrificio di migliaia di persone perseguitate, uccise o costrette ad abbandonare le loro case, rendiamo omaggio al coraggio di chi ha saputo ricostruire la propria vita senza perdere il senso di appartenenza alla propria terra e alla propria cultura. Il nostro compito, come amministratori e come cittadini, è quello di custodire e trasmettere questa memoria alle nuove generazioni, senza omissioni o strumentalizzazioni, affinché tragedie come questa e quella della Shoah non abbiano mai più a ripetersi“.
“È nostro dovere, come comunità e come istituzioni – commenta il sindaco di Orvieto, Roberta Tardani che non ha potuto presenziare alla cerimonia per impegni istituzionali – ricordare questa tragedia nazionale, per troppo tempo rimasta ai margini della coscienza collettiva. Il sacrificio di uomini, donne e bambini, costretti a lasciare le proprie terre o a subire la brutale violenza della storia, non può essere dimenticato. Il dolore di quelle famiglie appartiene a tutti noi e abbiamo il dovere di ricordare per rendere omaggio alla verità e alla dignità di chi ha sofferto. Il ricordo è un dovere morale, ma anche un atto di responsabilità nei confronti della storia e del nostro futuro“.
“Per troppi decenni – sottolinea il presidente del Consiglio Comunale, Stefano Olimpieri – è stato volutamente e dolosamente cancellato il dramma che hanno dovuto subire gli italiani dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia. Oggi, grazie anche al Giorno del Ricordo, quella tragedia è divenuta patrimonio comune della nostra nazione. Conoscere, studiare, approfondire quelle tragiche pagine per rendere vivo il ricordo delle migliaia di infoibati dai partigiani comunisti slavi e dell’esodo forzoso di 350.000 connazionali dalle loro case e dalle loro proprietà“.
Mercoledì 19 febbraio, alle 10 nella Sala Consiliare del Palazzo Municipale, è in programma l’iniziativa “Giorno del Ricordo. Storia dell’esodo degli italiani dall’Istria, da Fiume e dalla Dalmazia” alla presenza degli studenti degli istituti superiori della città. Interverranno Toni Concina e il generale Silvio Manglaviti dell'Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia.
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