cronaca

Taddei: "Duomo, per il Giubileo un’esperienza tra fede, cultura e accoglienza"

sabato 8 febbraio 2025

Riprendiamo e pubblichiamo l'intervista del Corriere dell'Umbria, a firma di Antonella Lunetti, al presidente dell'Opera del Duomo di Orvieto, Andrea Taddei, sui progetti messi in campo dalla Fabbriceria, in particolare per il Giubileo.

Il Duomo di Orvieto si attesta con sempre maggiore evidenza come uno dei monumenti più visitati dell’Umbria. L'Opera del Duomo di Orvieto, istituita nel 1290 per la costruzione della Cattedrale, è oggi impegnata nella sua tutela, conservazione e valorizzazione. Dal 2020, il Consiglio di Amministrazione dell’ente è presieduto da Andrea Taddei.

Con la sua maestosa facciata, i preziosi mosaici e gli straordinari affreschi di Luca Signorelli, il Duomo di Orvieto è molto più che una testimonianza del passato: è un patrimonio vivo che continua a ispirare e a rappresentare un pilastro della cultura universale. La Cattedrale, che custodisce la Sacra Reliquia del Miracolo del Corporale, si prepara ad accogliere fedeli e visitatori per l’anno del Giubileo, nella profonda spiritualità che la rende emblema di fede, di pace e luogo di dialogo e incontro tra i popoli.

Un messaggio di speranza che non ha mancato di ricordare, nel giorno del primo dell’anno, Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, celebrando in Duomo la Messa della Pace, che richiama da sempre tantissime persone.

Presidente, sicuramente un modo carico di significato e responsabilità per avviare l’anno, soprattutto in questa ricorrenza giubilare.
È stato un onore accogliere il Segretario di Stato Vaticano, Sua Eminenza il Cardinale Pietro Parolin. Ne sono testimonianza le parole profonde che il Vescovo della Diocesi di Orvieto-Todi, Monsignor Gualtiero Sigismondi, ha rivolto al Cardinale e a tutta la comunità presente. La grande partecipazione alla Messa della Pace e al Concerto del Benedict Gospel Choir, inserito nel programma di Umbria Jazz Winter, non solo testimonia la devozione e il significato spirituale del Duomo, ma rappresenta anche un importante impulso per la vita culturale e sociale della città. Un momento che continua a riscuotere un enorme successo, consolidandosi come un potente veicolo per la diffusione del messaggio di Pace, fulcro dell'annuncio giubilare di Papa Francesco, e coinvolgendo un pubblico sempre più vasto. Un dato significativo è rappresentato dalla provenienza dei partecipanti, distribuita su 40 province italiane, oltre a diverse presenze internazionali. Questo aspetto assume particolare rilevanza anche per la valorizzazione e promozione del territorio. Il Duomo continua ad essere un luogo di riflessione e speranza, capace di unire comunità locali e pellegrini provenienti da tutto il mondo ed allo stesso tempo opera di straordinaria bellezza da ammirare.

L’anno appena concluso ha fatto registrare il record assoluto di visitatori per il Duomo di Orvieto; altrettanto i primi giorni del 2025 sono stati segnati da numeri importanti. Qual è la ricetta di questo successo?
Il superamento della soglia dei 400.000 visitatori segna un traguardo importante. L’incremento rispetto agli anni precedenti è significativo: nel 2023 gli accessi erano stati 360.000, mentre nel 2022 si attestavano a 300.000. Numeri in costante incremento che, paragonati ai 280.000 ingressi del 2018, dato di maggiore afflusso registrato prima del Covid, segnano la misura della crescita che la Cattedrale ha avuto negli anni. L’aumento di visitatori ha certamente alla base la grande attrattività della Cattedrale e ci conferma nell’idea che con azioni mirate e strategie adeguate nei prossimi anni si possa continuare a crescere. Per questo, l’Opera del Duomo è impegnata su diversi fronti con più progetti.

È naturale chiedersi quali siano questi nuovi progetti che l’Opera del Duomo mette in campo.
Partiamo dal grande lavoro dell’ultimo anno. Abbiamo rivisto le forme di comunicazione e realizzato il nuovo sito duomodiorvieto.it, con una maggiore capacità di attrazione rispetto al passato e concepito per offrire contenuti aggiornati e un’interfaccia più accessibile e intuitiva per gli utenti. Sono stati implementati i sistemi di bigliettazione, installando due totem automatici e una piattaforma on line per singoli, gruppi, scuole ed enti: oggi, in pochi mesi, abbiamo oltre il 20% degli ingressi in formato digitale, direttamente su smartphone, così da semplificare l’accesso al Duomo e ridurre i tempi di attesa.

Abbiamo appena concluso il restyling della biglietteria e del bookshop presenti in piazza Duomo, rendendoli spazi moderni e accoglienti, in linea con le esigenze dei visitatori. A breve saranno aggiornate tutte le linee grafiche e la segnaletica che accompagneranno turisti e pellegrini. Ad inizio anno abbiamo pubblicato la nuova APP per smartphone e tablet, concepita per offrire informazioni complete e interattive sul Duomo e i suoi tesori artistici. All’interno è presente anche un nuovo sistema gratuito di audioguide, pensato per garantire un’esperienza immersiva e approfondita, valorizzando il ricco patrimonio artistico e spirituale della Cattedrale. Abbiamo avviato un piano di informatizzazione della gestione amministrativa dell’Ente, che accompagni tutti questi cambiamenti e ci consenta di ottimizzare i processi interni, assicurando una maggiore efficienza operativa.

Forse una nota dolente può ritenersi la chiusura temporanea per restauro del museo dei Palazzi Papali, cosa che non ha mancato di animare polemiche.
Francamente, non credo si tratti di una nota dolente, ma di una grande opportunità, perché il Consiglio dell’Opera del Duomo di Orvieto, che ringrazio per il suo costante impegno e la visione lungimirante, ha dato avvio ad un ambizioso progetto di riqualificazione dell’offerta museale, per valorizzare ulteriormente il patrimonio culturale e spirituale legato al Duomo ed offrire ai visitatori un’esperienza unica e arricchente. Si tratta di un elemento strategico non più rinviabile.

Per garantire un intervento di altissimo livello, è stata istituita una commissione scientifica di studio composta da eminenti storici dell’arte, studiosi italiani e rappresentati del Consiglio dell’Opera. Dopo vari sopralluoghi negli ultimi mesi, stanno emergendo i primi elementi per la progettazione di spazi, elementi espositivi, tecnologie ed impianti. Questo consentirà di pianificare con precisione tempi, costi e modalità di intervento. Il Consiglio individuerà poi le fonti di finanziamento necessarie. Intanto, dal primo gennaio, il biglietto di ingresso al complesso del Duomo è stato aggiornato ad 8 euro, per consentire una parziale copertura, alla quale aggiungere contributi e risorse esterne in fase di ricognizione.

Nel frattempo, abbiamo avviato due progetti per rendere fruibili molte delle opere presenti ai Palazzi Papali: il primo riguarda un nuovo percorso espositivo dedicato al Giubileo con la ricollocazione di sette pale d’altare originali e di tre copie a grandezza naturale nelle dieci cappelle laterali della Cattedrale, secondo l’originaria disposizione; il secondo prevede nelle prossime settimane l’allestimento di una esposizione presso tre sale del Museo Claudio Faina, all’interno di un più ampio accordo di collaborazione che ha visto dal 1° gennaio l’istituzione di un biglietto integrato per la visita del complesso del Duomo e del museo Faina.

Quindi non dobbiamo aspettarci solo progetti che riguardano il Duomo di Orvieto.
Ritengo che la collaborazione tra istituzioni culturali della città sia fondamentale per valorizzare al meglio il nostro straordinario patrimonio e per questo l’Opera del Duomo non fa e non farà mancare il proprio contributo, nella piena consapevolezza del proprio ruolo e di quanto la Cattedrale sia elemento di identità e di richiamo per Orvieto.

In particolare, lo sarà in questo anno giubilare.
Certamente. Stiamo lavorando con dedizione e determinazione per accogliere al meglio i pellegrini e i visitatori attesi in numero crescente a partire dal mese di marzo 2025. Grazie alle molte attività di cui abbiamo parlato, non solo potremo offrire un’adeguata esperienza culturale e spirituale, ma confermeremo il ruolo del Duomo di Orvieto quale punto di riferimento essenziale per la fede, l’arte e la storia. Il Giubileo, al quale è stato dato un titolo importante ed evocativo “Pellegrini di Speranza”, rappresenta per noi un’opportunità straordinaria per rinnovare l’impegno nella tutela e nella valorizzazione di questo patrimonio inestimabile, rendendolo sempre più accessibile e fruibile per tutti.

L’Anno Giubilare, dunque, rappresenta il fulcro del lavoro della Fabbriceria e vi state preparando per i prossimi mesi.
L’Opera è pronta a collaborare attivamente con la Diocesi di Orvieto-Todi per ricevere al meglio i fedeli e i visitatori, nel rispetto della solennità e del significato spirituale del Giubileo. Siamo coscienti dell’importanza di creare un’esperienza che sappia unire fede, cultura e accoglienza, offrendo a tutti i pellegrini la possibilità di vivere pienamente questo momento, che per chi crede è di vera e propria grazia. Già da settimane stiamo registrando numerose prenotazioni di gruppi di pellegrini, segno di un interesse crescente verso il Duomo come meta privilegiata nel percorso verso Roma. Per rispondere a questa domanda e migliorare ulteriormente l’esperienza dei visitatori, la Fabbriceria si impegna a garantire un’accoglienza all’altezza della straordinarietà dell’evento.

All’interno di un costante dialogo con la Diocesi e con il Vescovo, Monsignor Gualtiero Sigismondi, l’Opera ha aperto un confronto con le istituzioni della città, in primo luogo con il Comune di Orvieto, non solo per promuovere proposte sinergiche, ma in particolare per rendere la stessa piazza Duomo, cuore della Rupe, accogliente e capace di raccogliere a sé i pellegrini.

E immagino, a questo punto, starete guardando anche oltre il Giubileo.
Certamente. Perché il Duomo ha bisogno di una programmazione adeguata e ben distribuita nel tempo. Avendo come primo impegno la cura e la valorizzazione della Cattedrale, nel nostro futuro imminente c’è il potenziamento degli aspetti che riguardano comunicazione, relazioni e promozione. Cercheremo di portarci sempre con maggiori strumenti dentro un incontro ed un dialogo continuo, utilizzando consapevolmente tutti gli strumenti oggi a disposizione. A breve, intanto, presenteremo un importante progetto per il Duomo, di ampio respiro, che al momento preferisco non svelare per mantenere la sorpresa. Posso assicurare, tuttavia, che sarà un’iniziativa di grande rilievo nazionale, in linea con la nostra missione di valorizzazione e tutela.