Dedicata alla Liberazione l'edizione 2025 del "CalendEsercito"
È stato presentato lunedì 2 dicembre alla Sala dei Notari di Perugia il "CalendEsercito 2025". "L'Italia liberata" è il titolo dell’opera editoriale che conclude la trilogia storica che a partire dall’edizione 2023, ha voluto raccontare cosa accadde dai giorni che seguirono l’armistizio dell’8 settembre 1943 fino alla Liberazione del Paese il 25 aprile 1945. La presentazione è avvenuta alla presenza di autorità militari e civili. Presente anche il consigliere Riccardo Vescovi in rappresentanza della Provincia di Perugia.
Attraverso la proiezione dei filmati e delle immagini che raccontano i 12 mesi del calendario, Leonardo Varasano, docente di Storia presso l’Università di Perugia, ha analizzato e approfondito i principali fatti d'arme a cui prese parte il ricostituito Esercito, dal Corpo Italiano di Liberazione ai Gruppi di Combattimento, illustrando le imprese e il coraggio dei Corpi e delle unità ausiliarie che parteciparono alla Resistenza nonché il fondamentale contributo offerto dalla Forza Armata alla ricostruzione post bellica dell’Italia.
Il colonnello Stefano Silvestrini, comandante territoriale dell’Esercito in Umbria, nel corso del suo intervento ha voluto ricordare l’ottantesimo anniversario della proclamazione della liberazione d’Italia, avvenuta il 25 aprile del 1945, un giorno da celebrare come Festa di tutti gli italiani. Una data fondamentale nella storia della nostra Repubblica che significò per il nostro Paese l’affermazione della democrazia e della libertà, la fine della guerra e la riconquistata indipendenza, di cui l’Esercito fu parte attiva e fondamentale.
Al termine della presentazione alcuni componenti della Banda dell’Esercito, in formazione da camera, si sono esibiti in concerto, con i brani più celebri del loro repertorio musicale, concludendo con l’esecuzione dell’Inno nazionale. Quest’anno, in analogia agli anni passati, una quota del ricavato delle vendite del CalendEsercito sarà devoluta all’Opera nazionale di assistenza per gli orfani e i militari di carriera dell’Esercito che assiste circa 500 orfani.