cronaca

Truffano una 83enne con la tecnica del finto incidente, arrestati dalla Polstrada

venerdì 11 ottobre 2024

Nella giornata di giovedì 10 ottobre, durante la quotidiana attività di vigilanza stradale sull'A1, una pattuglia della Sottosezione di Orvieto della Polizia Stradale, ha notato un'auto sospetta con a bordo due uomini. Intimato l'alt del veicolo, dopo una serie di accertamenti documentali, visto il crescente stato di agitazione dei soggetti e le continue discordanze ai quesiti posti, gli agenti hanno proceduto alla perquisizione del mezzo, rinvenendo numerosi monili in oro e una cospicua somma di denaro, custoditi in sacchetti di nylon.

Da successivi accertamenti in banca dati, questi risultavano essere i proventi di una truffa, perpetrata ai danni di una signora di 83 anni, avvenuta poco prima in provincia di Siena, con la tecnica del finto incidente stradale da parte di un familiare. Nello specifico, l’anziana donna aveva ricevuto una telefonata da parte di un uomo che le annunciava che il proprio figlio aveva causato un grave incidente stradale dove erano state coinvolte più persone, e che per questo motivo, era stato trattenuto in caserma.

L’interlocutore chiedeva alla vittima denaro utile ad acquisire documenti del sinistro stradale e a fornirgli assistenza legale. Il truffatore, inoltre, invitava la signora a mettere tutto in un sacchetto, spiegandole che poco dopo sarebbe passato un suo amico a ritiralo. Il tutto è avvenuto mentre il truffatore tratteneva sempre la vittima a telefono, in modo da impedirle di chiamare qualcuno, sino a che non ha suonato alla porta il complice, al quale la donna ha consegnato il sacchetto, contenente i monili in oro e il denaro.

Resasi conto del raggiro la signora ha proceduto a sporgere querela. Contattata poi per il ritrovamento della refurtiva, ha riconosciuto i soggetti giunti in casa e l’oro di sua proprietà. Gli imputati, da considerarsi innocenti sino ad eventuale sentenza irrevocabile di condanna, sono stati tratti in arresto e condotti alla Casa Circondariale di Terni, dove restano a disposizione della Procura della Repubblica di Terni.