cronaca

Vendemmia 2024 condizionata dal caldo, il Consorzio in soccorso del vino orvietano

sabato 31 agosto 2024

Vendemmia 2024 partita con diversi giorni di anticipo in tutta Italia per via delle temperature record. Ormai da più di due settimane le procedure della raccolta delle uve sono partite in tutta la penisola, e allo stesso modo l’Umbria e l’Orvietano non fanno eccezione. 

“La situazione in Italia è variegata, come accade da un po’ di anni a questa part”, ha spiegato proprio nei giorni scorsi il presidente degli enologi, Riccardo Cotarella, “Abbiamo tre zone distinte: Nord, dove è piovuto molto, Sud dove c’è stata una grande siccità e una via di mezzo nel centro. Con tutte le conseguenze dei casi: in generale, va detto che in questa fase la situazione è peggiore dove c’è una siccità spinta, come in certe aree della Sicilia”.

Il caldo, oltre ad anticipare i tempi di maturazione, non risparmiato i vigneti e i grappoli. “Il caldo infernale - ha analizzato Cotarella - ha creato ustioni su grappoli e appassimenti fuori tempo. Si rende quindi necessario arrampicarsi sugli specchi per trovare la soluzione migliore, visto anche il momento di crisi del vino. Tecnicamente, gli enologi devono lavorare attraverso intuizioni e interventi quali la selezione dei grappoli in primis, sperando che al Sud possa piovere e che al Nord ci siano belle giornate di sole con temperature accessibili”.

In termini di raccolta le prospettive sono talvolta altalenanti. In linea generale di prevede una produzione in linea con il 2022, quando il raccolto si era aggirato intorno ai 44 milioni di ettolitri, quindi molto più abbondante del 2023. 

Guardando alle regioni Umbria e Lazio, per quanto riguarda la prima, la vendemmia 2024 in Umbria si prospetta buona per quantità e qualità. Sul fronte laziale invece, alcune aree hanno fatto segnare numeri inferiori al 2022, ma pur sempre alte rispetto al 2023. 

La situazione dell'Orvieto

Nell’Orvietano il Consorzio di Tutela ha messo in campo un’azione consistente per salvaguardare la produzione vitivinicola della zona con tre provvedimenti decisamente importanti.

Ha chiesto e ottenuto dalle Regioni Umbria e Lazio l’ok alla modifica della resa massima delle uve per la vendemmia corrente. Nello specifico si dispone per la Vendemmia 2024 la riduzione della resa massima di vino classificabile come vino DOC Orvieto, DOC Orvieto Superiore, DOC Orvieto Classico e DOC Orvieto Classico Superiore corrispondenti ad una resa massima di uva pari a 75 q.li per ettaro.

Inoltre il Ministero dell'Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste ha emesso il Decreto di accoglimento della richiesta di modifica temporanea del Disciplinare di produzione della Doc Orvieto che prevede la riduzione del titolo alcolometrico volumico totale minimo da 11,50 % vol. a 10,00% vol.

Infine, limitatatmente ad alcune autorizzazioni, è stato accordato per il prossimo triennio il blocco dei vigneti fino al 31 luglio 2027 nell’intenzione di tutelare gli equilibri di mercato.