cronaca

Ciao Gigi, genialità e amore per la vita

giovedì 18 luglio 2024
di G.An.

Con estremo cordoglio la redazione di Orvietonews.it rivolge un abbraccio profondo alla famiglia di Luigi Pelliccia nel condividere la notizia della sua morte, avvenuta questa notte a Castel Giorgio, presso la sua abitazione.

Un dolore difficile da descrivere e da scrivere. Gigi era per tutti Pelliccia, ma anche tanti altri soprannomi, nomignoli, ricordi e storie. Tutti, dai politici alla gente comune, avranno un pensiero da rivolgergli, una fotografia della sua vita da rivedere con gli occhi e mischiare le lacrime al sorriso.

Gigi era tante cose insieme, era le sue maniche corte, la sua telecamera, le sue auto riconoscibili ovunque, i suoi parcheggi impossibili, ma era anche il volto di un giornalismo vero, la voce della schiettezza, delle notizie lette a pause lunghe e le bacchettate dette a voce chiara in chiusura del suo telegiornale rigorosamente "a carattere locale".

E poi c’era Gigi: il marito, il padre, il nonno, lo zio, il cugino, l’amico, quella persona che, per chi lo ha vissuto, era tanto. Era troppo di tante cose belle per quanto lui sapeva donarsi. Un uomo straordinariamente buono, dal cuore immenso, dall’anima forte. Capace di guardare sempre oltre la linea del tempo come se conoscesse il domani, tanto che oggi nel giorno del suo viaggio in tanti si chiedono quanti anni avesse.

Per raccontare in poche parole la vita di Gigi, tra quella conosciuta da tutti e quella che raccontava di rado, tra quella vissuta insieme e quella diventata storie di famiglia, ci sono pochi termini che possono sintetizzarla: genialità, intelligenza, lungimiranza, passione, amore per quello che faceva. Un mondo di soluzioni, di rimedi, di problemi risolti: dalla meccanica all'elettronica, dagli strumenti di trasmissione agli impianti più complicati. Complesso fare un elenco, un po’ come quei circuiti di vecchia o nuova generazione che per lui non avevano segreti.

Sì, c’è il giornalismo, la radio, la televisione e l’elenco potrebbe continuare. Ci sono le promesse di ricordarti e di celebrarti che tutti oggi descrivono, e che ci auguriamo non rimangono tali. Ci sarà il momento dell'estremo saluto e la commozione di tutti. Ci saranno i giorni tristi e il vuoto da cercare di colmare con i ricordi.

Ma per me Gigi sarà sempre lì, su nel sottotetto di casa, in quello che chiamavamo "reparto ricerca e sviluppo" con un paio di computer improbabili, seduti in mezzo al mondo, a trascorrere ore, a parlare di ricordi, famiglia, parenti, a testare collegamenti e a ridere su quella foto di lui, con i capelli, al fianco di Mick Jagger sotto il palco del mitico concerto dei Rolling Stones a Roma.

 

Morte di Gigi Pelliccia, il cordoglio delle istituzioni e di chi lo ha conosciuto