Ad Anagni l'ultimo saluto all'imprenditore Giuseppe Bonollo

Avranno luogo giovedì 22 giugno alle 11.30 nella Cattedrale di Santa Maria, ad Anagni, i funerali del cavaliere del lavoro Giuseppe Bonollo (nella foto, insieme alla nipote Giulia Di Cosimo, vicepresidente del Consorzio Tutela Vini di Orvieto), storico imprenditore del settore della distilleria e fondatore della Cantina Argillae situata in Vocabolo Pomarro, ad Allerona, spentosi martedì 20 giugno.
Nato a Formigine (Modena) il 12 gennaio 1935 in seno ad una famiglia di origine veneta trapiantata in Emilia ed operante nel settore della distillazione sin dal lontano 1908, nel 1954 si diplomò presso l'Istituto Tecnico Statale ''Barozzi'' di Modena, ma ancora studente era già impegnato attivamente nell'azienda paterna.
Nel 1958, incoraggiato dal padre Luigi e su invito di un frate cappuccino, Evaristo da Carniana, con spirito pionieristico si trasferì nel Frusinate, ad Anagni, dove realizzò una nuova distilleria in località Osteria della Fontana. Un anno più tardi si sposò con Clara Gazzetti e divenne padre di due figlie, Mariacarla e Rosanna. Da questo momento la sua vicenda personale si intreccia sempre più con la storia dell’azienda.
Nel 1966, alla prematura scomparsa del padre, quale primogenito e soprattutto come suo erede morale, assume le redini della società, allora denominata Distillerie Bonollo Luigi & Figli Snc di Bonollo Giuseppe & C., amministrandola con il concorso dei fratelli Melchiorre, Alberto, Luigi, Vittorio ed Abramo.
L'azienda cresce di pari passo con i programmi di investimento di Giuseppe. Nel 1976 a Torrita di Siena viene acquistata e restituita alla produzione una distilleria da tempo abbandonata, che ben presto diventa il secondo polo produttivo della società. Intorno agli anni '80, decide per la cessazione dell'attività produttiva dell’impianto originario di Formigine, che viene destinato a sede sociale-amministrativa della ditta, liquorificio e centro per l'invecchiamento del brandy e della grappa.
Il lievitare dei costi, i rapidi mutamenti delle tecniche e dei sistemi di produzione, maturano nuove urgenze che lo vedono protagonista di importanti decisioni. Nel 1980, per assicurare all’azienda il primato di competitività sul mercato, nella zona industriale di Anagni, in località Paduni, Giuseppe dà l’avvio alla costruzione di un nuovo modernissimo stabilimento. Fin dalla sua ideazione egli lo concepisce e lo vuole come espressione delle tecnologie più avanzate e innovative, un modello della più alta efficienza produttiva nel pieno rispetto dell’ambiente.
A questa espansione segue, come scelta necessaria e strategica, un cambio di destinazione dell’opificio di Osteria della Fontana, che viene adibito esclusivamente a deposito per l’invecchiamento di acquaviti di vino, prodotti alcolici e per il commercio liquori. Sempre nel disegno di un’ampliamento dell’attività, nel 1992 Giuseppe realizza, nello stabilimento di Anagni-Paduni, due nuove unità produttive: una per l’estrazione di acido tartarico naturale ed una per la produzione di concimi organici, come ultimo prodotto del processo di trasformazione dell’uva.
Intanto, nel 1990 Giuseppe vara un nuovo progetto: la realizzazione, nel cuore del Chianti, di una piccola distilleria, la cui originalità sta nel sistema di produzione artigianale adottato: le tradizionali caldaiette in rame al posto delle moderne colonne in acciaio. Questa operazione tende a dare il massimo risalto ai distillati di qualità ed a sostenere e promuovere le aziende vitivinicole per conto delle quali l’impianto produce grappa.
Sotto la sua brillante, saggia e lungimirante conduzione, le Distillerie Bonollo Spa, di cui è stato presidente fino al 2021, hanno conquistato un posto di rilievo fra le aziende leader del settore distillatorio. Oggi i quattro siti, con più di 130 addetti, lavorano complessivamente più del 20% dei prodotti vinosi ottenuti sul territorio nazionale. Fornitrici delle maggiori case di imbottigliamento, le Distillerie Bonollo sono fra le prime produttrici di grappa nel mondo.
Nel 1998 Giuseppe Bonollo ha portato a compimento un'altra importante operazione nel settore oleario coinvolgendo le Distillerie Bonollo SpA e la Di Cosimo SpA, azienda leader nel settore vitivinicolo, nella fondazione della "Bonoil Srl" che ha gestito a Cisterna di Latina uno dei più grandi complessi europei per la produzione e la raffinazione di oli di semi.
Il progetto mirava a creare nuove sinergie ed a ulteriormente rafforzare la presenza nel settore agro-alimentare. Tuttavia un’ importante crisi nelle quotazioni degli olii, derivanti dai semi oleosi, ha indotto entrambi i patners ad abbandonare il progetto ed a rifocalizzarsi sulle aree vitivinicole.
Ma a partire dal nuovo millennio ,con la riforma OCM-vino, ispirata a principi di libera concorrenza ed alla elimininazione dei contributi destinati al settore vitivinicolo, si annuncia una rivoluzione anche nel mondo della distillazione, da sempre legato a queste provvidenze , volte ad assicurare la stabilità dei prezzi sul mercato vitivinicolo.
Si rende ancora una volta necessario rilanciare altre potenzialità del settore. Le distillerie hanno da sempre utilizzato le vinacce disalcolate per la produzione di energia termica. Ma ora il progetto è assai più ambizioso: la costruzione di una centrale da 12 MW, alimentata da fonti rinnovabili, costituite in buona parte dalle vinacce conferite dalla distilleria per produrre energia elettrica: nel 2007 nasce così la Bonollo Energia S.p.A. Nel luglio del 2010 la centrale entra in produzione. Anche in questo caso essa è un modello di assoluta efficienza ed altissimo rispetto per l’ambiente.
I cambiamenti dell’OCM-vino e la generale crisi internazionale sui mercati finanziari, inducono ad un ripensamento delle strategie e politiche aziendali:si rende necessario ridurre i costi e razionalizzare i siti produttori che verranno concentrati nelle unità di Anagni e Torrita di Siena.
Nel 2009 Giuseppe decide di trasferire gli impianti di Greve in Chianti a Torrita di Siena, in un nuovo fabbricato appositamente edificato per permettere di continuare non solo la distillazione con gli alambicchi discontinui, ma anche l’opera di divulgazione sulla conoscenza delle acquaviti.
Nel 2011 il progetto viene completato con la cessione del complesso immobiliare di Greve in Chianti.
Ma oltre alle distillerie, Giuseppe Bonollo è un profondo appassionato di agricoltura e negli anni 80 fonda ad Allerona ,in provincia di Terni, “Argillae”, che con una modernissima cantina, oggi è l’azienda agricola di famiglia, dedicata alla produzione di vini ed olii di qualità. Tratto peculiare della personalità di Giuseppe Bonollo è la serenità di giudizio, sempre al servizio dell’interessi generali, unita ad indubbie capacità di mediazione. Qualità che gli hanno procurato unanime stima e considerazione all'interno delle varie associazioni di cui è stato smembro (Assodistill, Federvini).
Il suo nome è stato spesso segnalato per diverse cariche sia pubbliche che private.
Consigliere della Banca di credito operativo di Anagni, dal 2000 al 2004 è stato presidente dell’Assodistil,l’associazione dell’industria distillatoria nazionale:al termine del mandato, per unanime delibera del consiglio è stato eletto primo presidente onorario della stessa. L'elevato prestigio di cui gode è da imputarsi anche all'alto senso del dovere che lo anima e ne ha fatto un lavoratore instancabile. Le sue stesse maestranze sono le prime a testimoniare della grande generosità d'animo che lo distingue nei rapporti umani e di lavoro.
Nonostante la realizzazione di questa imponente opera imprenditoriale abbia assorbito quasi completamente il suo tempo, Giuseppe Bonollo non ha mai fatto mancare il suo fattivo interessamento per le varie realtà sociali, culturali e sportive, che lo hanno portato ad essere Presidente Onorario dell'Associazione Sportiva Fontana.
La realizzazione più importante sul piano culturale è stata la fondazione, nel 1992, del "Centro documentazione Grappa", intitolato alla memoria del padre Luigi. Un’istituzione, unica nel suo genere in Italia, che attraverso le sue iniziative di studio e congressuali ha perseguito la promozione e la divulgazione, in Italia e all’estero, della conoscenza dei nostri distillati di bandiera.
Nel 1999 a coronamento di questa lunga attività, il Presidente Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito l’onorificienza di Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana.
Ai familiari le più sentite condoglianze della redazione di Orvietonews.it

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