cronaca

Addio ad Enrico Vaime. "L'Umbria perde uno dei suoi figli prediletti"

lunedì 29 marzo 2021
Addio ad Enrico Vaime. "L'Umbria perde uno dei suoi figli prediletti"

Si è spento domenica 28 marzo al Policlinico Gemelli di Roma all'età di 85 anni Enrico Vaime, considerato uno dei più brillanti autori radiofonici e televisivi, padre dell'intrattenimento e del varietà in Italia. Era nato a Perugia il 19 gennaio 1936. 

Nel 2012 fu ospite di "Orvieto con Gusto" dialogando con il giornalista Alvaro Fiorucci e l'allora sindaco Toni Concina di "Divagazioni su cibo, vino e altre debolezze". Due anni prima, del Festival OFF, e nel 2009 della rassegna "Il Libro Parlante" dove presentò "Anche a costo di mentire" che, pubblicato per Aliberti, costituisce la terza parte della sua autobiografia, già avviata con "Quando la rucola non c'era" e "I cretini non sono più quelli di una volta".

Questi alcuni ricordi:

"Con la scomparsa di Enrico Vaime se ne va un maestro della radio, del teatro e della televisione italiana, lasciando il mondo della cultura e dello spettacolo più povero. Se ne va un figlio dell’Umbria che ha portato in alto il nome della nostra regione a cui, legato da profonde radici, è sempre tornato. La sua prestigiosa carriera, durata sessantanni, ci ha lasciato pagine indimenticabili che hanno segnato la cultura ed il costume del nostro Paese. Per questo ci stringiamo nel cordoglio a quanti lo hanno amato e conosciuto".

Paola Agabiti,
assessore regionale alla Cultura  

"L’Umbria piange la scomparsa di Enrico Vaime uno dei suoi figli prediletti, tra i più talentuosi, un vero genio della televisione italiana, scrittore, drammaturgo, conduttore televisivo e radiofonico. In particolare a ricordarlo è Perugia, dove era nato 85 anni fa, città che Vaime portò sempre nel cuore partecipando spesso ad eventi culturali, presentazioni di libri e appuntamenti legati al giornalismo e allo spettacolo. In più occasioni ha preso parte ad iniziative con la Provincia di Perugia sollecitato anche dall’amicizia che lo legava al compianto Luciano Moretti che dell’ente è stato per anni una colonna.

Vaime, tra i tantissimi meriti, aveva il dono dell’ironia. Celebri alcune sue frasi fulminanti. Mi piace ricordarne tre che hanno il pregio di farci sorridere e riflettere: “In questo paese di ignoranti uno che riesce a distinguere un condizionale da un congiuntivo rischia di passare per intellettuale”; “Sempre fedele a se stesso e alle proprio idee. Così morì da cretino”; “La nostalgia si giova spesso dei vuoti di memoria”. A nome della Provincia di Perugia, sapendo di interpretare i sentimenti di unanime cordoglio, rivolgo la più sincera e sentita vicinanza alla moglie Monica Limido e ai figli Valentina e Vittorio, ai partenti e ai tanti amici".

Luciano Bacchetta
Presidente della Provincia di Perugia

Noi lo ricorderemo sempre anche come Etrusco d’Oro 2011, il secondo dopo Filippo Timi e prima di Brunello Cucinelli e Brunangelo  Falini, a onorare il prestigioso albo d’oro della fortunata iniziativa della Pro Ponte per celebrare e ricordare i nostri più illustri perugini. Lo contattammo timorosi, ma lui fu subito entusiasta e disponibile a ricevere il riconoscimento che lo legava alla città in cui era nato. 

Giunse nel primo pomeriggio e volle rendersi conto di cosa era la Pro Ponte visitando a lungo la sede e poi una lunga passeggiata in via Manzoni per un drink da Alunni salutato dai cittadini che incontrava e con cui si intratteneva con cortesia e disponibilità. Al Decò, durante la cena del Lucumone, la cena dell’Etrusco d’Oro ricevuto con entusiasmo e salutano con ironia nel suo caldo e sincero ringraziamento.

Superfluo qui ricordare i dettagli dei suoi successi di autore radiofonico, televisivo, teatrali con gli inseparabili Terzoli e Costanzo che, ricordando Enrico, ha detto:”mi sento più solo, ho perso un fratello”. Con lui l’ultimo impegno televisivo in orario notturno, ma seguitissimo. La città di Perugia,il teatro, il cinema, la televisione, la radio hanno perso un figlio e un genio che resterà sempre presente nei cuori e nella mente di chi lo ha conosciuto e apprezzato.

Pro Ponte

E’ un coro di ricordi e di rimpianto quello che si eleva di momento in momento e da tutta la città di Perugia per ricordare la scomparsa di Enrico Vaime, perugino di nascita  e ambasciatore eccelso della peruginità sempre sbandierata con orgoglio e con convinzione. Molti che lo conoscevano forse solo di nome per i suoi libri, la radio, il teatro, la televisione se lo ricorderanno come voce narrante dell’inaugurazione del Minimetrò. E chi meglio di lui poteva interpretare questa novità che si incuneava nella “Vetusta Perusia”? Istituzioni, associazioni, cittadini da sempre hanno  voluto  onorare e premiare la sua personalità. Già nel 2007 il Lions Club Perugia Concordia ha assegnato ad Enrico Vaime, con una solenne cerimonia in sala della Vaccara, il premio Lions “Città di Perugia 2007” unitamente al “Melvin Jones Fellow” con una serie di motivazioni che leggiamo nella pergamena originale firmata da Roberto Mencarelli, presidente del comitato organizzatore e da Franco Papetti allora presidente del Lions Club Perugia Concordia: Fabiana Buiese, past president e portavoce del club, interpretando le intenzioni di tutto il club attuale con numerosi testimoni di quella indimenticabile serata ha voluto essere vicino ai familiari con questo ricordo che rimarrà perennemente impresso nella memoria del club e del Lions International.

Lions Perugia Concordia

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