Emergenza Coronavirus, presto una nuova dashboard regionale dedicata alle vaccinazioni
La Regione Umbria, tra le prime in Italia ad attivare una specifica dashboard dedicata alla diffusione del contagio, ha sempre reso disponibili, a giornalisti e cittadini tutti, numerosi dati riguardanti la pandemia: numero contagi, guariti, isolati, suddivisione territoriale, occupazione strutture ospedaliere (con numero terapie intensive), genere ed età dei pazienti, numero e tipologia di tamponi, solo per nominare alcune delle categorie presenti.
Oltre alla già citata dashboard vengono diffusi quotidianamente comunicati stampa sanitari e una volta a settimana è stata istituita una conferenza stampa per illustrare l’andamento e la gestione dell’emergenza, anche attraverso grafici ed approfondimenti e con il coinvolgendo di esponenti del mondo universitario e scientifico, risultando, anche in questo caso, una delle Regioni più attive in tal senso.
Già nei prossimi giorni le informazioni saranno arricchite ulteriormente attraverso una nuova dashboard completamente dedicata alle vaccinazioni contenente dati puntuali relativi a dosi somministrate, prenotazioni, categorie, divisioni territoriale eccetera. La volontà è quella di poter fornire in maniera rapida e nel rispetto del principio della trasparenza quanti più elementi di conoscenza, nella disponibilità dell’Ente e della Sanità regionale, al fine di favorire il prezioso e ben riconosciuto ruolo dei giornalisti, nello spirito della più leale collaborazione possibile.
"In termini di razionalizzazione dei costi un’unica Azienda ospedaliera regionale, così come previsto da una specifica legge nazionale, porterebbe dei vantaggi, e in tal ambito potrebbe essere auspicabile. Ma le valutazioni e l’iter sono ben più complesse e articolate" afferma, intanto, l’assessore regionale alla Salute, Luca Coletto.
Ne è dimostrazione - aggiunge - che la stessa Regione e l’Università hanno chiesto e ottenuto, proprio in questi giorni, una deroga al Ministero della Salute per il mantenimento di due distinte Aziende ospedaliero-universitarie”.
Fonte: Regione dell'Umbria