"Ad Orvieto il sistema di pagamento dei parcheggi è tecnologicamente avanzato"

Non si è fatta attendere troppo la replica dell'Amministrazione Comunale alle legittime osservazioni di un turista lombardo, deluso dalla sua "esperienza autentica" nella "città viva" di Orvieto. Affidata ad una lettera aperta del tenente colonnello Alessandra Pirro, comandante della Polizia Locale, la risposta all'uomo che aveva lamentato disservizi nel sistema turistico e nella gestione dei parcheggi sulla Rupe. Di seguito, in forma integrale:
"Gentile signor Lolli,
come Amministrazione Comunale di Orvieto siamo molto rammaricati per quanto da lei affermato in merito alla gestione del turismo e dei parcheggi nella nostra città. I parchimetri di piazza Marconi non sono assolutamente attrezzature degli anni ‘90, essendo stati rinnovati tra gli anni 2017 e 2018 e consentono il pagamento della sosta con varie modalità, ivi compreso l’uso di carta di credito o di bancomat.
C’è poi la possibilità di pagare con l’applicazione My Cicero che permette di prolungare la sosta mediante pagamento da remoto a mezzo dell’apposita App da scaricare tramite smartphone. L’applicazione My Cicero consente non solo di prolungare la sosta ma anche di interromperne il pagamento.
Per quanto concerne i servizi ed i luoghi di interesse turistico e culturale Orvieto è una delle poche città italiane che all’indomani della fine del ‘lockdown’ ha riaperto immediatamente i siti più importanti come il Pozzo di San Patrizio, il Duomo, la Torre del Moro, la Biblioteca civica. Per non parlare delle attività culturali estive organizzate dall’Amministrazione Comunale come rassegne cinematografiche e musicali.
Quanto alla rigorosità da lei definita ‘certosina’ nel fare le multe, la chiamerei piuttosto ‘rispetto delle regole relative all’uso dei parcheggi’ che in una città importante e turistica come Orvieto assicurano a pochi passi la fruizione di una bellezza unica ed invidiata in tutto il mondo come il Duomo.
Siamo convinti che Orvieto resti una città culturalmente e turisticamente attrattiva nonostante abbia sofferto come altre realtà italiane dei postumi di una pandemia che ha indebolito il sistema turistico-ricettivo, pur essendo stata interessata solo marginalmente dalla diffusione del virus. Mi auguro, pertanto, che lei voglia serenamente ripensare a quanto affermato nella sua missiva soprattutto per rispetto dei cittadini di Orvieto e dell’Amministrazione Comunale che rappresento. Distinti saluti".

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