"Multe ai pochi turisti presenti". Così l'Umbria, accogliente e sicura, delude...

Multe ai pochi turisti presenti. Succede a Orvieto e in Umbria, "regione sicura" come recita il claim della campagna di promozione turistica istituzionale, ma non così "accogliente" come lasciato intendere. Almeno, per l'esperienza diretta che ha avuto Pietro Lolli Ceroni, un cittadino lombardo deluso dalle sue vacanze estive trascorse nel cuore verde d'Italia.
"Sono stato a Stroncone come casa in affitto con un'altra famiglia amica - riferisce l'uomo - in quanto quest'anno abbiamo deciso di non trascorrere le vacanze al mare o all'estero come solitamente facciamo, prediligendo un tour più culturale in Umbria, terra che poco conosco ma che mi interessava conoscere. Sono rimasto alquanto deluso dalla scarsa disponibilità di attività aperte durante la settimana, specialmente quelle gestite da enti pubblici.
In particolare ad esempio Orte Sotterranea, nella vicina provincia di Viterbo, (visite aperte solo sabato e domenica, mentre Narni Sotterranea sempre aperta per esempio), le Fonti di Clitunno aperte ma il Tempietto di Clitunno (a gestione pubblica) chiuso, ecc...; questo genera perdita anche all'indotto perchè trovando chiuso al mattino alle 10.00 in un paese, non mi fermo a mangiare nei ristoranti ma vado direttamente alla prossima tappa.
Decidiamo di andare ad Orvieto, attratti sicuramente dallo spettacolare Duomo, parcheggiamo in Piazza Marconi. Rimango stupito dell'assenza di metodi di pagamento moderni ampiamente diffusi (anche a Varese che di turistico ha poco o niente) come il Telepass Pay, che ti permette di pagare il tempo effettivo di occupazione del suolo pubblico.
Mi trovo di fronte al classico parchimetro anni '90 con il bigliettino di carta e con la necessità di fare previsioni stile sfera magica per ipotizzare il tempo di visita di una città che non conosco né culturalmente, né topograficamente. Ovviamente tornati con un'ora di ritardo perchè oltretutto la visita sotterranea aveva orari diversi dal solito (eravamo con le famiglie dall'altra parte della città) troviamo la multa bella e fatta.
Insomma, gli organi di informazione ci spingono a fare le vacanze in Italia, in giro nelle vostre città ci sono zero turisti stranieri, pochissimi italiani, e quei pochi che vengono trovano praticamente tutto chiuso e in più sono tartassati con rigorosità certosina. Un suggerimento che vi faccio è di aggiornarvi tecnologicamente sui parcheggi degni di una città del 2020, e seconda cosa di tenere aperti i servizi (tutto il privato ha trovato il modo di lavorare) perchè sinceramente di fronte ad un amico (possibile turista) che mi chiede un feedback sulla vacanza Umbra, sinceramente per questa estate non mi sento di promuovere la vostra zona".

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