Al Fanello nasce il Bosco dei Lions. L'inaugurazione nella Giornata Nazionale degli Alberi
Lecci, corbezzoli e gelsi, varietà fruitless. Ma anche aceri campestri o ornielli. Venti piante, in tutto, per dare forma e vita al Bosco Lions, dedicato a Victor Ugo Fracassini, unico socio del Lions Club di Orvieto ad aver ricoperto il ruolo di Governatore. Con il supporto del Comune, che ha concesso in comodato d'uso gratuito il terreno, e in collaborazione con il Liceo Artistico "Livio Orazio Valentini" che realizzerà le apposite targhe in località Fanello nascerà presto una nuova area verde che sarà inaugurata giovedì 21 novembre in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi istituita allo scopo di perseguire, attraverso la valorizzazione dell'ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l'attuazione del Protocollo di Kyoto, ratificato a giugno 2002.
Quanto al Lions Club di Orvieto, fondato nel 1958, è tutt'altro che nuovo alla piantumazione. A marzo dello scorso anno, infatti, in collaborazione con l'Associazione "Livio Orazio Valentini", il sodalizio donò due cipressi messi a dimora nel Cimitero Civico di Rocca Ripesena, nell'ambito del service nazionale "Piantiamo Alberi", in memoria del pittore e scultore molto legato alla città. Poche settimane prima, nel centro storico, era stata la volta di piccoli arbusti collocati all'interno della Fortezza Albornoz e nel giardino adiacente a Palazzo Crispo Marsciano.
A novembre dello scorso anno, poi, avevano trovato posto nel giardino della Scuola Secondaria di Primo Grado "Ippolito Scalza" e in quello del Liceo Scientifico "Ettore Majorana", due piante da frutto, esemplari di Prunus Avium, reperite in un vivaio umbro e donate alle scuole con l'invito a prendersene cura. Giovani alberi di ciliegio, preziosi produttori di ossigeno, indispensabili per la vita sul Pianeta. A livello mondiale, il Lions International sta portando avanti un service per piantare almeno un milione e mezzo di alberi, tanti quanti sono i soci volontari.
Una sessantina quelli già collocati a Orvieto. "In continuità con questo impegno – spiega il presidente, Franco Barbabella – ci accingiamo ora ad inaugurare questo piccolo, ma prezioso polmone verde popolato da alberi autoctoni. È il nostro contributo al vasto progetto del Bosco Diffuso Lions, naturale evoluzione della campagna lanciata dalla rivista nazionale 'Tre alberi per salvare il Pianeta'. Ogni albero messo a dimora sarà dedicato ad un Lions scomparso, realizzando idealmente un unico, grande bosco d'Italia che diventerà anche Luogo della Memoria.
Ma anche dell'Educazione, dal momento che verranno coinvolte le scuole nella piantumazione degli alberi e nella tutela del territorio, e del Futuro, dato che in ogni spazio piantumato sarà affissa una targa-ricordo per l’impegno dei Lions per un futuro sostenibile". Se la difesa dell’ambiente è un obiettivo del Lions International, a livello locale l'impegno in questa direzione si è concretizzato di recente anche con l'organizzazione di due conferenze in collaborazione con il Cnr-Iret dedicate rispettivamente alla salvaguardia delle api e della biodiversità e alla qualità dell'aria.