"Cinquanta sfumature di rosso". Lezione in streaming sopra a un ciliegio

Come Cosimo Piovasco di Rondò, il giovane rampollo letterario de "Il Barone Rampante" di Italo Calvino che si arrampicò sull'albero in segno di dissenso. Sarà, invece, la volontà di testimoniare l'importanza delle radici che porterà il professor Saverio Senni, docente del Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali dell'Università degli Studi della Tuscia, sopra l'albero di ciliegio del suo giardino di Celleno, il Borgo Fantasma che ha smesso di essere la quarta Zona Rossa del Lazio.
Fuor di metafora, il colore sarà lo stesso per "Cinquanta sfumature di rosso. Tutto quello che avreste voluto sapere sulle ciliegie e non avete mai osato chiedere", l'iniziativa in programma domenica 24 maggio alle 17 in diretta streaming sulla sua Pagina Facebook, questa quella del Dafne. Si tratta della seconda lezione virtuale dedicata al Prunus Avium, il ciliegio dolce che, qui più che altrove, è simbolo identitario oltre che, secondo antica tradizione, segno di delicatezza e rinascita.
Proprio con questo spirito, tra i ciliegi in fiore del suo giardino, ad aprile, il professore aveva lanciato un segno di speranza virtuale dedicando un seguitissimo video alla storia e alla vasta cultura ispirata al frutto tipico del vicino comune viterbese. Nuova tappa, dunque, del viaggio in sette sensi – cinque tradizionali, più quelli che fanno capo alla conoscenza e alle emozioni – intorno all'albero che, è scientificamente provato, produce il frutto più apprezzato alla vista e per il gusto.
Almeno secondo il sondaggio realizzato dall'Ibimet-Cnr di Bologna su un campione di oltre 500 consumatori. "Chi studia il nostro comportamento nell’acquisto del cibo – commenta, al riguardo, il professore – sa bene che le ciliegie si comprano con gli occhi, prima che con il portafoglio. Se lì per lì nel fare la spesa ci colpiscono alla vista le acquistiamo. Così è emerso dall’indagine per cui il 28% delle donne e il 24% degli uomini indica al primo posto come impatto visivo le ciliegie".
Dalla stessa indagine è emerso anche che le ciliegie sono considerate il frutto più buono, così come dichiarato dal 17% delle donne e dal 12% degli uomini. Percentuali inferiori per tutti gli altri frutti. Se le prime ciliegie, quelle che maturano ai primi di maggio, ancora non hanno avuto modo di esprimere a pieno il loro sapore, dalla metà del mese è una vera e propria festa per gli occhi e anche per il palato. Di qui il popolare detto in virtù del quale una tira l'altra.
"La stessa ricerca – prosegue Senni – ha chiesto anche quali frutti vengono associati maggiormente alla sensualità. E da questo aspetto le ciliegie sono al secondo posto precedute solo dalle fragole. Fragole che, però, in senso negativo sono considerate anche il frutto che più evoca l’idea di artificialità o inquinamento. A parte le opinioni dei consumatori rispetto ai nostri sensi, le ciliegie hanno un altro primato. Sono la specie di frutta fresca con più varietà presenti in Italia".
Si parla di 1.040 diverse varietà, censite dal Consiglio delle Ricerche in Agricoltura del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali. Scorrendo l'elenco, emerge come molti nomi di queste varietà sono nomi di donna: Adriana, Isabella, Enrica, Francesca, Giorgia, Benedetta, Bianca, Carlotta, Carmen, Sandra, Angiolina, Annabella, Corinna, Maria Luisa, Morena, Diana, Oliva, Rita, Santina, Stella Vittoria, Vanda. E ancora Bella di Firenze, di Pistoia.
Bolognese di Susà, Donna Luisa, Culacchia, Grossa di Pistoia, Bella di Garbagna, fino all’ultima in ordine alfabetico, la Zuccherina di Bitonto. Tanta biodiversità è conseguenza del fatto che molti sistemi di produzione – alcuni più grandi, altri più piccoli – sono ancora in attività in molte regioni italiane. La ciliegia è il frutto fresco cui sono dedicate oltre cinquanta feste e sagre in tutta la Penisola, tra cui Celleno dove nell'ambito del progetto "Rifioriamo" si terrà il live dal ciliegieto.
Assaggiando ciliegie sul proprio albero, il professore proporrà "un'esperienza irripetibile, accostando l’inaccostabile, vagheggiando di musica, di letteratura, di originali ricerche scientifiche, ma anche di furti di ciliegie e delle tecniche migliori per il loro assaggio, delle caratteristiche salutistiche e molto altro ancora a prefigurare un’originale e a suo modo unica macedonia sensoriale e culturale.
Un vero atto d'amore per una specie che coi suoi frutti è nella nostra storia, da millenni. Con la partecipazione straordinaria di Angela Nanetti, i Rolling Stones, un Prunus avium carico di ciliegie, Stefano Mancuso, Abbas Kariostami, Michele Serra, Stefano Predieri, Vincenzo Rabito, Massimo Ranieri, altri alberi di ciliegio, Stefano Speranza, Oriana Fallaci, Beppe Fenoglio, Bob Dylan". Pittori, musicisti, scrittori, poeti, cineasti, stilisti per (quasi) tutte le sfumature di rosso.

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