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Ferretti nella top di gruppo, ma con un po' di rammarico

lunedì 15 luglio 2024
di Roberto Pace

E’ andata bene e poteva finir meglio la trasferta lombarda di Filippo Ferretti. Lo troviamo, infatti, nel pacchetto dei migliori dieci del Gruppo E2SCSS, nonché ottimo secondo tra le vetture Wolf. Il rammarico, ove ci sia, arriva dalla mancata disponibilità degli pneumatici nuovi. Non si tratta di una favola ma della verità quando si va ad operare in un mercato dove la domanda, incredibile ma vero, sembrerebbe superare l’offerta. Più in particolare di qualche marca che può innalzare notevolmente la qualità delle prestazioni. Oramai, il virus “pneumatici” (fascia bianca, rossa, gialla ecc. ecc.) autoprodotto della F1 è sempre più diffuso nelle cronoscalate.

Un pilota che decida di intraprendere una stagione “normale”, nella quale contenere i costi senza rinunciare all’essenziale pur mettendo dei paletti , deve essere preparato a competere con avversari disponibili ad andare oltre i limiti da lui preventivati. Filippo, alla Maleno-Bormo o trofeo Vallecamonica, aveva sulla sua Wolf le stesse “calzature”, nuove ad Ascoli per il gran risultato, di conseguenza “usate” per la salita bresciana (causa ritardo della fornitura). Nella sua ottica, tutto apparentemente normale.

“Purché abbia chiaro - racconta chi ne sa più di noi - come lo pneumatico nuovo raggiunge le temperature di regime in un lasso di tempo ristretto con tutti i vantaggi conseguenti peraltro negati a coloro che utilizzano gomme usate. Guardando gli “split” di prove e gare, si può notare come il divario tra Ferretti e chi lo ha preceduto abbia l’origine nel primo intermedio. Nei successivi la lotta si fa più equilibrata e rimane nel limite di decimi. La rivincita, che sembrerebbe alla portata del pilota orvietano, è rinviata alla Rieti-Terminillo sempre che arrivino le “scarpe” nuove.

Abbastanza travagliata la tre giorni Camunense per Gabriele Bissichini. Il pilota-preparatore di Torre San Severo, oltre a seguire alcune macchine di clienti (sfortunato Tizzi Corazzini costretto al ritiro in gara 2), aveva intenzione di proseguire nella messa a punto della Peugeot 205 RS Turbo. Inserita nel Gr. RSTB1.6, adesso dominio delle Mini Cooper ma alla portata della vettura con il Leone almeno stando all’opinione dello stesso Gabriele. Purtroppo, un problema sorto già nella prima salita di prova e ripropostosi nella seconda ha impedito al pilota di dar seguito con i fatti a ciò in cui lui crede. Soltanto in gara uno si è potuto vedere qualcosa di buono: “I sette secondi di distacco dalla Mini più vicina mi fa capire che siamo sulla strada giusta. Ci vediamo alla prossima”.