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La prima volta di Filippo Ferretti che fa l'assoluto nella Lago - Montefiascone

lunedì 24 giugno 2019
di Roberto Pace
La prima volta di Filippo Ferretti che fa l'assoluto nella Lago - Montefiascone

Filippo Ferretti è il terzo orvietano, dopo Fabrizio e Michele Fattorini, a iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro di una cronoscalata. Il ventunenne è riuscito nell’impresa a Montefiascone, aggiudicandosi la 23^ edizione della Lago – Montefiascone per vetture moderne. Non era una gara titolata, non c’erano gli avversari con i quali compete nel CIVM, ma mettere le ruote della sua Radical avanti a tutte le altre è pur sempre un’impresa. Confortata dai miglioramenti progressivi, dalla prima salita di ricognizione a gara due, nella quale si è sempre migliorato, limando ben undici secondi dal miglior tempo stabilito nell’edizione dell’anno scorso.

Filippo non ha e non potrebbe avere l’esperienza indispensabile per primeggiare in ambito campionato, ma il suo modo di guidare si va sempre più affinando e già dalle prime salite titolate il suo distacco dai primi della categoria, si era notevolmente accorciato. La macchina, curata da Kedda, lo sta assecondando e c’è la quasi certezza che quello di Montefiascone non rimarrà un episodio a sé stante. Alla domanda sulla gioia provata a salire sul gradino più alto ha risposto: “Mamma mia, è bellissimo. Una soddisfazione completamente diversa dalle precedenti”. Rinfrancato, si prepara alla trasferta di Ascoli, dove si corre domenica prossima. Ma ci sono anche altri ad aver vissuto un fine settimana ricco d’emozione.

E’ il caso di Alessandro Caprioli, pure lui molto più brillante e sicuro del solito, ripagato da un secondo posto nella classifica generale a ripagarlo del lavoro, tutto personale, fatto sulla sua formula Gloria per portarla al rendimento attuale. E cosa dire di Mattia Chioccia, all’esordio stagionale e da uomo sposato, pure lui sotto di oltre cinque secondi, rispetto alla prestazione del 2018. Mattia, primo di gruppo, tiene a ringraziare, pure lui, Kedda, oltre a Daniele Pelorosso per i consigli dispensati, che, secondo il pilota di Corbara, sono valsi almeno un paio di secondi. Domenica positiva per l’Orvieto Corse, che ha visto due dei suoi piloti, Leopard e Massimiliano Batella, finire fra i primi dieci della classifica assoluta e al vertice di quella di gruppo.

Bene anche Lorenzini, primo del gruppo RS, sempre per il team del Presidente, Silvano Laschino, che ha, invece, visto spuntata la freccia Leonardo Spaccino, autore di una prima manche superlativa, fermato poi, da un’uscita innocua, in gara due. Seconda salita nella quale si è un pochino perso anche Luca Chioccia, ad ogni modo in testa nel raggruppamento, dopo una prima ascesa molto promettente. Laschino junior, alias Francesco, era arrivato per testare la macchina della compagna, Giulia Gallinella.

Il responso cronometrico depone a favore del miglioramento della vettura. Giulia, simpaticamente, confessa che ora non ci sono più scuse: "Ad Ascoli, fra sette giorni, dovrò fare meglio. Sono pronta”. Stefano Spagnoli, della MPM, riprendeva confidenza con l’AR 155 RS 2000. Feeling ritrovato, con i circa quattro secondi di miglioramento tra la prima e la seconda manche, oltre alla seconda piazza di gruppo. Fra le auto storiche, assoluto di Stefano Peroni, con la Martini MK 32, davanti a Lottini, mentre, il favorito Bonucci non ha preso il via nella seconda salita. Per gli orvietani in gara, incetta di Coppe, con Olivieri, Camilli e Posti, al primo posto nelle rispettive categorie e De Palma fermato da un guasto. Super soddisfatto Luciano Posti, per aver chiuso entrambe le manche sotto i 3’, obiettivo mancato l’anno scorso.

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