Cerimonia di intitolazione per il Campus Andrea Bartoli

Sarà inaugurato domenica 9 dicembre a Vetralla, nell'area antistante la Chiesa della Madonna della Folgore nel Bosco delle Valli, il Campus intitolato al maresciallo della Guardia di Finanza e tecnico internazionale di atletica leggera Andrea Bartoli, accasciatosi il 26 settembre scorso mentre camminava come al solito sulle amate piste del Bosco della Folgore.
Il Campus diventerà una vera università del cross, del fondo e mezzo fondo di atletica leggera, dove i suoi atleti organizzeranno meeting di preparazione in vista di gare agonistiche e amatoriali. Alla cerimonia saranno presenti il generale Gianni Gola, già presidente della FIDAL e del Comitato Sportivo Militare Internazionale e molti dei suoi atleti allenati durante la sua fulgida carriera di allenatore, come Arese, Fava, Giocondi, Nicosia, Fauci, Di Saverio, Barbieri, Colloca, De Narde e la pluricampionessa italiana di Cross Federica Dal Ri e tanti altri.
Andrea Bartoli (16/02/1940- 26/09/2018) è stato un allenatore di Atletica Leggera laziale (nato a Vetralla in provincia di Viterbo), tecnico del gruppo sportivo Fiamme Gialle di Ostia per le specialità di mezzofondo e fondo e responsabile della Nazionale Italiana di Maratona Femminile.
La sua carriera da allenatore ha inizio nel 1972 conseguendo la tessera FIDAL da Istruttore per poi diventare negli anni Tecnico Internazionale. Bartoli inizia a seguire il settore giovanile delle Fiamme Gialle G.Simoni (appartenendo orgogliosamente all’arma della Guardia di Finanza dove conseguirà il grado di Maresciallo Capo) per poi entrare nel mondo del professionismo affiancando il suo amico e mentore Oscar Barletta.
Sarà però la sua amicizia fraterna con il campione Franco Arese a far capire ad Andrea Bartoli che il mondo del professionismo potesse essere la sua strada. Con Arese passerà indimenticabili periodi all’Hotel Belvedere di Ostia (all’epoca centro nevralgico della FIDAL e location per moltissimi campionissimi) capendo molto bene le dinamiche che muovono un atleta di livello mondiale.
Il suo palmares da allenatore è vastissimo per risultati conseguiti ed atleti allenati nel corso degli anni, oltre all’atletica leggera ha prestato il suo contributo a sportivi di altre discipline come la boxe e il tennis.
Ha conquistato più di 50 titoli italiani in discipline che spaziano dagli 800 metri alla Maratona.
Storico fu anche il primo titolo conquistato nel 1985 ai CAMPIONATI MONDIALI MILITARI DI CROSS (mai conquistato prima dall’Italia) e bissato due anni dopo.
Tra le medaglie vinte come allenatore possiamo ricordare:
2 MEDAGLIE D’ORO AI CAMPIONATI MONDIALI MILITARI DI MARATONA (Ostia 1986 con Salvatore Nicosia; Roma 1995 con Francesco Ingargiola);
UNA MEDAGLIA D’ARGENTO ALLE UNIVERSIADI DI MARATONA (Kobe 1985 con Salvatore Nicosia)
UNA MEDAGLIA DI BRONZO AI MONDIALI DI MEZZA MARATONA JUNIOR (Francesco Ingargiola)
UNA MEDAGLIA D’ARGENDO NEI 1500m ALLE UNIVERSIADI (Fukuoka 1995 con Andrea Giocondi)
Una COPPA DEL MONDO A SQUADRE DI MARATONA (Seul 1987 con Salvatore Nicosia)
Vittoria al GOLDEN GALA DI ROMA, Meeting IAAF del Gran Prix (1995 Andrea Giocondi)
7º posto nella finale ai CAMPIONATI DEL MONDO degli 800m di Göteborg 1995 (con Andrea Giocondi)
4º posto assoluto ai CAMPIONATI EUROPEI DI CROSS (nel 2001 a Thun, in Svizzera, sfiorando uno storico podio con Gabriele De Nard)
Tra gli atleti allenati nel corso della sua carriera possiamo ricordare: Salvatore Nicosia, Francesco Fauci, Luciano Carchesio, Salvatore Vincenti, Gabriele de Nard, Andrea Giocondi, Andrea Ceccarelli, Giacomo Mazzoni, Francesco Ingargiola, Marco Barbone, Paolo Soffietto, Vittorio Di Saverio, Ernesto Nocco, Stefano Cecchini, Alberto Corvo, Emanuele Arese, Sabrina Varrone, Federica dal Ri e moltissimi altri.
Andrea Bartoli è uno dei pochissimi tecnici a poter vantare atleti partecipanti ad ogni genere di evento internazionale: MONDIALI DI ATLETICA, OLIMPIADI, CAMPIONATI EUROPEI, Coppa Europa, Coppa Del Mondo, Mondiali ed Europei di Cross, Giochi del Mediterraneo e ovviamente Mondiali Militari.
Andrea Bartoli è stato un allenatore atipico, il suo modo sanguigno ma sempre solare e onesto lo ha fatto diventare una specie di icona dell’intero movimento, si definiva un “ETRUSCO” ma sarà con l’appellativo “CAPO” che verrà ricordato oltre che per la sua acerrima lotta a qualunque genere di pratica dopante, battaglia che però lo penalizzerà non poco nella sua comunque splendida carriera.

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