Immigrazione e accoglienza, in tanti all'iniziativa di Cgil, Anpi e Arci
Più di trecento persone, molte delle quali in piedi causa esaurimento posti a sedere, hanno affollato la sala congressi del Garden Hotel per l’annunciata iniziativa organizzata da Cgil, Anpi e Arci sui temi dell’immigrazione e dell’accoglienza, durante la quale è stato proiettato il film di Wim Wenders “Il Volo”, incentrato sul modello di accoglienza dei migranti sperimentato a Riace.
La proiezione del film, ha subito lasciato spazio al dibattito che ha visto intervenire, in ordine, la presidente nazionale di Arci Francesca Chiavacci, che ha descritto le tante buone pratiche di accoglienza in cui la sua associazione è in prima fila, la presidente di Anpi nazionale, Carla Nespolo, che ha parlato di come sia importante unirsi nella difesa dei valori costituzionali davanti al ritorno dei razzismi, e Giuseppe Massafra, che ha concluso i lavori.
All’evento, organizzato nel ciclo di iniziative preparatorie della Perugia-Assisi, avrebbe dovuto partecipare anche il sindaco di Riace, Domenico Lucano, trattenuto a casa dai discussi arresti domiciliari a cui è da alcuni giorni sottoposto. A tale riguardo, il segretario nazionale della Cgil, Massafra, ha dichiarato: «Mimmo Lucano oggi avrebbe dovuto raccontare la sua straordinaria esperienza, dove lui ha potuto compiere un vero miracolo ricostruendo un paese liberandolo dallo spopolamento. Un modello che non si ferma certamente con l’inchiesta giudiziaria che lo ha coinvolto in questi giorni».
«Per affrontare un tema complesso come quello dell’immigrazione – ha aggiunto – abbiamo un’impalcatura di leggi che purtroppo favoriscono la condizione di clandestinità e non offrono risposte reali che sono quelle nei termini di un’integrazione necessaria. In un epoca in cui le diseguaglianze crescono in tutto il mondo e sono spesso responsabilità dei Paesi occidentali, quelle scelte di chiudersi, arroccarsi e spingere verso il nazionalismo come risposta alla crisi e alle paure, per noi sono scelte sbagliate. Lucano è un disubbidiente civile, e lo è mettendo al primo posto i valori fondamentali della nostra Costituzione».
«Noi oggi abbiamo un problema di deriva sociale. Un problema di irresponsabilità della politica che invece di orientare la coscienza civile verso valori importanti come quello di umanità, sta pensando di cavalcare le paure. Questo è un atto di codardia vera e propria, perché sta scegliendo di prendersela con i deboli anziché con i poteri forti che anno determinato questi profondi squilibri nella società. Allora dobbiamo partire dall’idea di voler costruire anche attraverso una responsabilità individuale di ciascuno di noi un’idea diversa anche del modo di fare politica, e se questo passa dal contestare in modo evidente nel rispetto dei valori della costituzione siamo pronti a farlo.Siamo a due giorni dalla Perugia-Assisi – ha concluso – e quest’anno abbiamo detto che la nostra marcia della pace parte da Riace».