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Girella (Ugl) lancia l'allarme: "Così il nostro lavoro rischia di essere inutile"

mercoledì 3 dicembre 2014
Girella (Ugl) lancia l'allarme: "Così il nostro lavoro rischia di essere inutile"

"Con le leggi attuali il nostro lavoro per la sicurezza dei cittadini rischia di essere inutile". A dirlo Filippo Girella, segretario nazionale dellÂ’Ugl Polizia di Stato, l'organizzazione che rappresenta la maggioranza dei poliziotti in servizio ad Orvieto, in merito al fatto di cronaca avvenuto in città di cui sono resi protagoniste due ragazze provenienti da Roma.

"L“a normativa vigente - osserva Girella - prevede la denuncia in stato di libertà ed il riaffidamento ai genitori. Quindi già da oggi le due ragazze saranno libere di tornare ad Orvieto. Tutto questo fa sorgere in noi tanti interrogativi, il più pesante è: la buona volontà, lÂ’intuito, la freddezza, una certa dose di rischio, in altre parole il lavoro dei nostri colleghi della Volante di Orvieto a cosa è servito se queste ragazze, che a loro carico hanno numerosi precedenti di polizia soprattutto per resti contro il patrimonio, sono di nuovo libere di circolare per le strade di Orvieto? Il magistrato non ha nessuna colpa di ciò. Il magistrato applica la legge. EÂ’ la legge che, a nostro avviso, non tutela nella maniera adeguata la sicurezza dei cittadini".

"Quello che serve –- prosegue - sono la certezza e la celerità della pena unita ad appropriate azioni di prevenzione e ad un più efficace coordinamento dell'attività delle forze dell'ordine. La Costituzione stabilisce che le pene devono tendere alla rieducazione del reoma che tipo di messaggio rieducativo possono recepire le due giovani che vengono fermate la mattina e nel pomeriggio stanno di nuovo a spasso? Molto probabilmente solo quello di tornare a delinquere, perché tanto in Italia in carcere ci si va solo per i reati gravi. E che tipo di messaggio arriva in questo caso alla vittima del reato? Sicuramente quello di uno Stato debole nei confronti di chi delinque. E purtroppo –  la strada che il governo sta seguendo sembra andare nella direzione opposta. Proprio ieri, infatti, il consiglio dei ministri ha dato il via libera al decreto legislativo che prevede la non punibilità per i reati per i quali si prevede una pena detentiva non superiore nel massimo a 5 anni, alla faccuia dei cittadini che chidono maggiore sicurezza”".


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