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Acceso dibattito a Fabro. "No alla fusione, processo irreversibile"

martedì 1 aprile 2014
Acceso dibattito a Fabro. "No alla fusione, processo irreversibile"

Walter Moretti, Fabio Roncella e Luca Scutigliani hanno sostenuto le ragioni del no alla fusione di Fabro, Monteleone d'Orvieto, Montegabbione, Ficulle e Parranno nel corso della recente assemblea, tenutasi a Fabro paese. Rispettivamente i rappresentanti dei Comitati di Fabro, Montegabbione e Monteleone d'Orvieto uniti in una presentazione alla popolazione che è stata arricchita da approfondimenti, esempi e slide. Tra i partecipanti, anche il sindaco di Fabro Maurizio Terzino, Simone Barbanera di Officina Comune e il consigliere provinciale Francesco Tiberi.

Le questioni sulle quali si è concentrata l'assemblea hanno riguardato "il metodo e merito che stanno caratterizzando il progetto, che in soli tre mesi intende presentarsi come la panacea di tutti i mali, sino a dirimere conseguenze di lacune amministrative decennali. Attraverso quelle che secondo noi sono state forzature giuridiche - è stato ribadito nel corso dell'incontro dai relatori- è stato possibile anteporre la data del referendum a quella delle elezioni. Inoltre, modificando il quorum si rischia che pochi possano scegliere per tutti".

Da qui, l'invito di Walter Moretti, presidente del "Comitato per una scelta consapevole - No alla fusione", di recarsi il prossimo 13 aprile alle urne e votare. "Votare un doppio no -ha chiarito- significherà dare una nuova opportunità al nostro territorio, facendolo lavorare in rete o attraverso la convenzione associata delle funzioni o con un progetto di Unione dei Comuni, entrambe le soluzioni applicabili da subito, a costo zero, adattabili nel tempo a nuove necessità operative e, cosa più importante, reversibili".

Nel corso dell'assemblea, inoltre, sono emerse perplessità riguardo all'entità delle risorse destinate dallo Stato e dalla Regione al progetto di fusione, soprattutto alla luce dei cambiamenti che potrebbero scaturire dall'inasprirsi della crisi internazionale e dell'obbligo di pareggio di bilancio statale a partire dal 2015.  Dal dibattito, che ha visto un acceso confronto tra i presenti, è emersa la preoccupazione per la fusione, vista come un processo irreversibile. Dal quale, in sostanza, non si potrà più tornare indietro.