La situazione dei ritardi e dei disagi subiti ogni giorno dai pendolari della tratta Roma-Firenze, la sporcizia dei vagoni, la mancanza di informazioni, situazioni di emergenza senza che ci sia una controparte per trattare. Il comitato pendolari Roma-Firenze chiede delucidazioni a Trenitalia (incontra il responsabile Relazioni Esterne) circa le difficoltà che ormai sembrano diventate "strutturali" e che i pendolari sembrano dover subire senza fiatare.
In questi due mesi dopo il cambio di orario sono stati rilevati pesantissimi disagi che diventano allarme rosso sempre più spesso. È sufficiente un treno che si blocca e il resto della circolazione subisce un collasso: ore per ripristinare collegamenti decenti (l'ultima volta si è verificato il 4 febbraio scorso). Non solo, anche le informazioni date con monitor o sui convogli sono spesso intempestive e approssimative tanto da far sospettare una sorta di "malafede" da parte di chi le fornisce. Per non parlare della situazione igienica e di sicurezza dei convogli, sporcizia, a volte insetti, porte bloccate. Insomma, c'è di che lamentarsi e intanto le tariffe salgono.
Accuse che, per la maggior parte, Trenitalia non si sente di condividere. Dimostra buona volontà nell'incontrare il comitato pendolari (e solo per i treni di propria competenza, ovvero IC, IC Plus e EN) ma spiega che le informazioni sono "corrette" secondo la filosofia che "il ritardo è dato in senso probabilistico, un treno può benissimo recuperare...", afferma inoltre che il sistema di rilevazione di cui si avvale per i ritardi non registra problemi strutturali per i treni, che anzi, in molti casi risultano in anticipo (!!), mentre per la situazione igienica "pazientare c'è una gara d'appalto in corso...". Per le emergenze? "Vedremo - la risposta - cercheremo di risolvere..."
Il comitato Roma-Firenze però incalza: "effettueremo un monitoraggio incrociato, la pratica contro la teoria, la realtà di chi sale sui treni contro i monitor del computer". "Inoltre - prosegue il comitato - se per il futuro deve vincere una logica commerciale vogliamo che anche i pendolari siano considerati appetibili dal mercato. Stiamo proponendo alle nuove compagnie private di studiare treni con servizi efficienti che possano essere utilizzati anche da chi viaggia tutti i giorni.
Trenitalia risponde alla provocazione? Niente Eurocity in direttissima, però afferma di poter mettere a disposizione per i pendolari dei treni charter (il materiale rotabile è l'ex pendolino) che effettuino fermate nei centri di Arezzo, Chiusi, Orvieto. Orari e termini sono tutti da verificare. La provocazione però diventa progetto per i pendolari che per avere condizioni di trasporto accettabili dovranno diventare persino imprenditori di se stessi.